mercoledì 11 settembre 2013

Io e Ester...

Ester in giardino col suo bel collarino color pesca e il ciondolo coi recapiti.
Dal 2008 quando ospitai Ester in casa sino a qualche mese fa, la routine quotidiana prevedeva che noi due facessimo gli stessi orari. Uscivo di casa alle 7 per andare al lavoro e così Ester usciva in giardino sino al mio rientro, quando mi veniva incontro solitamente si lasciava prendere per essere portata in casa, su in mansarda.











Oscar e Thomas restano fuori dal cancelletto


Le davo subito da mangiare e felicissima se ne stava tranquilla a riposare. Non andando d'accordo con Oscar e Monsieur la tenevo separata e questo temo sia stato un mio grande errore, dettato dall'inesperienza, perchè ha "cronicizzato" questa antipatia.












 Capitava che nel vedermi avvicinare a lei per portarla in casa, iniziasse a correre come una pazza in direzione opposta. Era il suo gioco preferito. Con la coda a punto di domanda mi invitava a inseguirla e a giocare a nascondino. Quando questo accadeva in direzione del mio giardino, stavo al gioco e mi divertivo con lei, ma quanti spaventi mi sono presa quando iniziava a correre fuori dal cancello attraversando la strada. Per fortuna non è capitato spesso ed è andato sempre tutto bene: la strada è interna e non è particolarmente trafficata. Allora avevo l'abitudine di mettere la macchina dentro e quindi ogni volta dovevo mettere la macchina in posizione di retromarcia di fronte al cancello e scendere per aprire il cancello. Appena scendevo lei era già sul marciapiede che si rotolava per terra. Così la prendevo e la mettevo con me dentro la macchina e potevo fare la retromarcia senza il timore di investirla. Lei correva dietro verso il cofano come a voler osservare meglio la manovra di parcheggio e si accucciava là finchè non tornavo a prenderla una volta richiuso il cancello.
Pronta per l'inseguimento!











Ora le cose sono un pò cambiate, perchè in giardino ci sono gatti "randagini" e non la sto più facendo uscire. Tuttavia le nostre corse e inseguimenti ce li facciamo lo stesso su in mansarda. Io mi nascondo dietro la parete della libreria e lei scappa dentro una scatola-gioco dalla quale è impossibile prenderla. Inoltre, ora Ester esce tranquillamente sgattaiolando dal cancelletto e arriva sino al salone senza più temere Oscar. Addirittura si muove quasi con disinvoltura in sua presenza per tutto il piano.

Ester si affaccia mentre fuori piove

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