lunedì 23 settembre 2013

Codino, il terzo "sesto" gatto...



Siamo a Febbraio 2013.
"Compare un gatto miele extracomunitario che fa a botte nel mio giardino con Pippo, gatto tigrato del vicino di mia zia.
Esco e si dileguano. Gatto miele riprende a miagolare come un ossesso. Torno in casa e c'è Thomas con la coda a scovolino, Monsieur tutto gonfio che soffia, Milù sotto il tavolo, Oscar con gli occhi a palla pronto a prendere la via di fuga delle scale e Ester che miagola x solidarietà. Anche lei era una extracomunitaria del resto!"

Da quel momento il gatto extracomunitario a cui mi rifiutavo di dare un nome bivacca nel giardino. Di giorno spesso scompariva per poi tornare la sera. Un giorno notai che la coda era piegata in due.

E poi iniziò a spellarsi. Mi preoccupai subito di portarlo dal veterinario, ma nel frattempo cercai di disinfettargliela e di somministrargli un antibiotico.
Gli mettevo davanti la pastiglia di antibiotico e lui la prendeva in bocca da solo...Addirittura un giorno gli cadde di bocca e lui con tanta naturalezza la riprese tranquillo e sereno ingoiandola senza tutte quelle sceneggiate che solitamente fanno i miei. Milù serra il muso miagolando come la stessi torturando, Oscar si rintana nei nascondigli più inaccessibili e Monsieur finge il rigor mortis!


Codino regolarmente prendeva le sue dosi mattina e sera.

Dovevo però portarlo dal veterinario! Sì, ma come? A fine Marzo una mia nuova amica (che presto diventerà la "zia Ross") mi aveva prestato gentilmente la gabbia-trappola. Ma mi sembrava complicato farlo entrare là. Avevo provato a portare fuori il trasportino ma il gatto era scappato via miagolando disperato come se avesse visto il diavolo in persona. Scomparve per ore. Iniziai così il training "il trasportino è mio amico". Lo lasciai fuori aperto e misi dentro il cibo.
La situazione era critica perchè il gatto miele mangiava sempre meno e andava a dormire nella bacinella di plastica.
Riuscii nei giorni seguenti a farlo entrare nel trasportino per mangiare, richiudendo subito la porticina dietro di lui. Lo portai immediatamente dal veterinario. Purtroppo lui non era di turno e dovetti lasciarlo ben due notti oltre il dovuto.
Il 7 aprile era ricoverato in clinica.

Chiamavo di continuo per sapere come stava, ma soprattutto andavo a trovarlo.

Mi faceva una pena indescrivibile.  L'asciugamano era sporco di urina e non mangiava. Lo imboccai io e iniziò a farmi le fusa. Non uscì mai dal suo  trasportino, era triste e mogio. Me ne andai via in lacrime con un senso di colpa spropositato. Avevano voglia gli altri di dire che lo stavo facendo per il suo bene! Vederlo chiuso nel trasportino con lo sguardo triste era l'ennesima lama che si affossava nel petto.

Il veterinario mi disse che la frattura aveva interrotto l'irrorazione sanguigna portando i tessuti a disidratarsi e mummificarsi. Come si sia fratturato?! Non lo so...so solo che tornando a casa vidi il cadavere di un gatto identico a lui all'uscita della mia via. Se non fosse che l'avevo portato io stessa dal veterinario e visto dieci minuti prima avrei detto fosse lui, tanto era identico! Quindi a questo gatto stavo dando una possibilità di sopravvivere ad una infezione.. Chiedevo però aiuto agli altri per dargli anche la possibilità di continuare a vivere in una casa al sicuro perchè riportarlo da me significava lasciarlo libero in giardino...libero di muoversi esattamente come il suo gemello ucciso in strada!

Tornai dopo l'intervento.


Dormiva nella bacinella della lettiera. Appena mi vide iniziò a fare le fusa. Il giorno era presente una tizia che voleva prendere un gatto in adozione e mi diede i suoi recapiti per prendere Codino. Be'...ormai questo divenne il suo nome.  Era il solito coccolone che, ancora a digiuno per il post operatorio, mi leccava le dita. Lasciai due omogeneizzati per la sera e l'indomani sarei tornata a riprendermelo!

Nell'attesa gli scrivevo:
"Caro Codino...fra poche ore tornerai in quello che è stato il tuo ambiente. Spero che qualche persona di buon cuore decida di adottarti perchè qui rischi in strada e perchè meriti di essere protetto e amato non in part time come da me. A volte possiamo fare ciò che ci piace, permettendoci di essere egoisti, a volte bisogna fare solo del bene generoso...se avessi potuto permettermi il sesto gatto ora avrei con me Romeo (che ha avuto la grande fortuna di essere adottato da mia madrina ricevendo molto più di quanto gli avrei dato io). Quindi ciò che posso fare io è solo darti cibo e acqua e un riparo in giardino....sacrificando le uscite dei miei...ma sarai libero...libero di stare nel mio giardino e farne l'uso che vorrai...di litigare con altri maschi o perfino di morire per strada...finché un cuore generoso non deciderà di darti una casa...e a guadagnarci sarà soprattutto lui. Buona fortuna Codino!
P.S. non spargere la voce tra i tuoi amici che possono venire tutti da me eh!? Facciamo che è il nostro piccolo segreto...anzi agita la tua codina e dì che sono una signora cattiva che mozza le code ai randagini"

Lo portai a casa, finalmente. Liberato nel mio giardino se ne andò nella villetta dei bolognesi dove era solito andare durante tutto il giorno. Ogni tanto andavo a cercarlo per assicurarmi che stesse bene. Nel frattempo mi chiamò il veterinario per avvisarmi che la tizia con la quale avevo parlato la mattina era una sorta di Crudelia Demon e mi invitò a non darle per nessun motivo Codino in adozione. Giammai! Il mio Codino doveva stare con qualcuno che avesse davvero amore per i gatti.

Codino si riambientò subito. L'avevo anche fatto castrare già che c'ero e quindi restò stabilmente nel mio giardino. Purtroppo non sono mancati e non mancheranno i pericoli sia della strada di fronte a casa che attraversa durante le sue esplorazioni extraterritoriali sia dei cani che sbranano i gatti.



Devo dire che per Codino è scattata una mobilitazione tra amici. In particolare con Sara ho diviso le spese dell'intervento. Non si è trattato di un semplice gesto di generosità che di per sé sarebbe valso per tutto, ma è stato una cosa che entrambe abbiamo voluto condividere in memoria della nostra amica, colei che mi insegnò ad amare i gatti.
Piccolo Codino ha superato ottimamente l'intervento e ora la sua coda è folta e mobile.


La dolcezza di Codino è ciò che più mi ripaga dell'impegno nella gestione di 5 gatti ormai reclusi in casa e un gatto fuori che, nelle settimane successive, si è portato dietro la compagnia di due randagine*.


(*Eco e Mielina)

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