domenica 31 agosto 2014

Mami ed Eco...alla ricerca del senso

Eco, ma dove sono Iside, Pollon e Mielina?
-Dove sono sempre state-
Intendi dire che Mielina è qui che si struscia su di te, Iside mi sgambetta tra le gambe e Pollon continua a seguirmi lasciando cadaverini in dono sul tappeto?
- (socchiude gli occhi) in un certo senso...-
Io non capisco... Non le vedo e non le sento piú. Come faccio a trovarle di nuovo?
-Non le devi cercare per trovarle, loro sono dove sono sempre state. Non cercarle con gli occhi, vedresti i loro volti nei gatti di passaggio ma sarebbe una illusione. Non cercarle con le orecchie, non è la voce che puoi sentire, sarebbe un inganno-
Ma allora come faccio a rivederle se non posso vederle o a sentirle se non posso sentirle??
- Le devi continuare ad amare come loro continuano ad amare te..-
Come fai a sapere che mi amano? A Mielina non ho dato le carezze che do a voi...
-Ti avrebbe affettato un dito altrimenti! Lei era fatta cosí...amava me e Venere e per te provava un grande affetto. Ti era riconoscente per averle curato l'occhio e averla nutrita cosí a lungo...e averle dato una cuccia da dividere insieme a me durante l'inverno-
Sì...ma...ho dato il milbemax a tutti tranne che a lei...pensavo che tanto aveva un'altra casa mentre voi avevate solo me!
-È giusto cosí, lei voleva la sua indipendenza. Per questo non restava a lungo qui e tu hai rispettato questa sua necessità-
Non l'avevo mai vista cosí...pensavo di averla trascurata... Perô quando l'ho vista in strada me ne stavo andando via...se non fosse per mia zia che al telefono mi ha rimesso coi piedi per terra sarei stata capace di lasciarla là...
-Eri nel pallone e dopo Pollon hai cercato in tutti i modi di diventare fredda e distaccata...ma è bastato che tua zia te lo dicesse una volta per tornare indietro e attrezzarti della migliore stoffa che avevi color miele e una busta di carta per adagiarla durante il tragitto-
Ho fatto bene a seppellirla, a non lasciarla morire altre volte sotto ogni macchina che passava.
-Mielina ne è felice e le sono piaciuti i fiori che le hai messo sopra-
Vorrei che sapesse che mi dispiace tantissimo per quello che è successo e che mi mancherá vedervi incrociare in danze d'amore...e se ho colpe spero mi perdoni. Mi mancherà...come mi manca tantissimo Pollon e la mia piccola Iside. Le vorrei rivedere per sapere che stanno bene e che in qualche dimensione esistono ancora...
-Accadrà ma non avere fretta. Ogni cosa a suo tempo. Ora devi solo cercare di perdonarti le colpe che ti sei data e sentire l'amore che avete condiviso. Se ci riuscirai le sentirai sempre con te. E non sarà né illusione né inganno. Saranno loro che ti stanno vicine-
Eco...
-Smetti di pensare e amale-

Addio Mielina.... (sconsiglio di leggere a chi è molto sensibile)

Sabato. Ore 7. Affacciata dal balcone della veranda di su.

"Sta tornando!!"
Mi giro verso il cancello e vedo un amico con la moglie che fanno footing la mattina passando di fronte a casa. Mi rigiro e vedo Mielina che attraversa il giardino del vicino per sbucare poi dal cancello ed entrare miagolando come sempre. Lo fa sempre come a volermi chiedere il permesso o a volermi avvisare di tenere a bada Codino. Eco le va incontro e si incrociano spingendo l'una la testa sull'altra.
"Grazieee!"
Scendo e distribuisco loro da mangiare. Ogni mattina faccio la conta con angoscia. Ci sono tutti. Mielina è particolarmente dolce con me. Mi si struscia addosso e si fa perfino accarezzare senza voltarsi di scatto dando zampate. Mangiano. Mangia e poi se ne va. A volte resta dall'altra parte del giardino, sul muretto di confine tra mia zia e il vicino e dorme lassù, in quell'angolino. Altre volte da lì scende nel giardino del vicino costeggia la mia recinzione (come ha fatto stamattina) e continua uscendo poi verso la strada interna e si dirige verso una casa in fondo alla via, nel marciapiede opposto alla mia casa. Ho sempre pensato che vivesse là. Altre volte ancora, per evitare Codino che l'attacca spesso, se ne va dal mio cancello e torna verso quella casa in fondo alla via. 

Un anno fa Eco e Venere la seguivano sempre. Adesso loro restano, ma non prima di averla accompagnata al cancello. Eco resta lì davanti a guardarla andare via.

Sabato, ore 12.
Era quasi mezzogiorno quando sono uscita in macchina per raggiungere miei zii alle Vele. Appena uscita dalla mia via sbucando dall'incrocio di via Leonardo da Vinci la vedo. In mezzo alla mia corsia, coricata di traverso con il muso rivolto verso la parte opposta alla nostra via. Il cuore inizia a battermi fortissimo. Voglio chiamare mia zia, ma sono nel panico e continuo ad avanzare. Mi squilla il cellulare. Rispondo. E' mia zia che chiama per avvisare che sono arrivati ma io la blocco per dirle cosa ho appena visto. "Non puoi lasciarla lì. Devi tornare indietro". 
Tornare indietro?? Prenderla?? Raccoglierla dalla strada?? Mi sento male all'idea. Quasi mi arrabbio con mia zia, perchè lo devo fare io e non lei questo lavoro ed è facile dire "Non puoi lasciarla lì". Ma ha ragione e dopo non smetterò di ringraziarla per avermelo detto riportandomi alla realtà. Torno indietro con un'esplosione di emozioni: paura, dolore, ansia, confusione. Penso che è Mielina, che era una gattina di passaggio nel mio mondo, che aveva la sua vita...non è come gli altri. Cerco di non provare dolore. La vedo ancora in mezzo alla corsia mentre le macchine la schivano. Chiamo l'amico che stamattina mi aveva rassicurato dicendomi che Mielina stava rientrando. Sa che ogni mattina faccio la conta e voleva rassicurarmi nel caso stessi cercando proprio lei, affacciata dal balcone. Sta per andar via dal mare e mi dice che mi raggiunge al più presto.
Mi costringo ad essere lucida. Cosa occorre? Salgo in mansarda a prendere stoffa. Nella scatola delle stoffe con le quali confeziono abiti per mie nipoti o per le bambole trovo due fodere di cuscini che avevo fatto anni fa scegliendo un bellissimo tessuto color miele, un broccato. Ne prendo una. Dovendo camminare a piedi prendo una busta...no non di plastica! Di carta coi manici e dei guanti. Mi incammino verso l'incrocio e noto una fila di macchine ferme. Cosa staranno facendo? La staranno spostando?? Arrivo e non c'è più in mezzo alla corsia, è riversa sul ciglio sopra l'erba secca. Grazie chiunque l'abbia fatto, mi ha evitato di stare in mezzo alla strada a fare una delle cose più strazianti. Adagio la fodera per terra e la sollevo. E' morbida, calda. Le rimbocco la stoffa sopra e la metto dentro la busta per portarla a casa. Ho ancora i guanti e qualcuno mi guarda ma io non faccio caso alle loro espressioni. Non so cosa pensino. Non me ne preoccupo. Arrivo a casa e la adagio in un tavolino del loggiato. Eco arriva subito e si mette a un metro da lei e mi guarda. Non so se senta l'odore, se capisca cosa succede. Mi guarda e resta a guardarmi. Decido dove metterla. In corrispondenza del muretto ad angolo tra mia zia e il vicino, dove sonnecchiava. Prendo la zappa e scavo con molta difficoltà perchè il terreno è duro. Mi aiuto con acqua e pala. Arrivano miei zii della casa di dietro e mio zio dà qualche colpo in più di zappa per farlo più profondo. Arriva anche il mio amico che pensa che io abbia ormai fatto tutto e non ho il coraggio di chiedergli di restare, per favore. Non lasciatemi sola. Lo lascio andar via con la moglie che dolcemente aspetta in macchina mandandomi tutto il suo affetto. Mio zio se ne va. Resto sola.
Forza Michela, ce la fai!
Prendo la calce idrata e ne butto un pò nel terreno. Tolgo il fagotto dalla busta di carta e lo adagio sopra la calce idrata nel fosso aprendo i quattro angoli della fodera. Ma sarà lei? E se mi fossi sbagliata? Controllo l'occhio sinistro per vedere se era quello di Mielina. La pupilla dilatata come l'aveva normalmente. Controllo l'altro. Pupilla dilatata. Che sciocca, è ovvio che siano dilatate...Ma che dubbi mi vengono? E' lei...è inconfondibilmente lei, purtroppo! E' così piccina. La sistemo bene come se stesse dormendo. E' ancora tanto morbida. La posso mettere in posizione da nanna profonda. Un rigolino di sangue le esce dal naso e dalla bocca. Dovrei pulirla ma non me la sento. Ha diritto di riposare in pace. Richiudo sopra di lei i quattro angoli della fodera e sistemo i gigli e le margherite. La rosa rossa la infilo dentro la fodera in modo che sia in contatto con il suo cuoricino. Sopra la fodera altra calce idrata. Ora? Ora un'altra cosa dolorosa: buttare sopra la terra fangosa. Mi sembra quasi di mancarle di rispetto, di oltraggiarla. Ma penso che la fodera la proteggerà dalla sporcizia della fanghiglia. E se fosse ancora viva? Magari è in coma e io la sto sotterrando...Michela non essere ridicola! Per quanto ti sia sempre più incomprensibile la morte e non riesci più ad accettarla, Mielina non c'è più e tu devi solo chiudere quel fosso. Chiudo tutto e metto sopra un vaso di terracotta con una piantina grassa.
Scoppio a piangere, finalmente.

Dietro di me Eco mi guarda. 

Mami e il cloro...

-Matri ma pecchè?? Pecchè??! Pecchè così scimunita foscte??-
Oh Tommasino mi sento...ubriaca...
-Ie cetto!! Una masc-cherina non potevate mettella?? Non s'intonava coi pandaloni sc-varecchinati ah?!-
Ma no...non ci ho pensato...
-Ié chistu o problema matri! Non pensascte! Il cevvello pe quello sevvisse!!-
Ooh Tommasino...mi sento la testa che rimbomba...come se fosse vuota...
- Iè vuota matri!! Il cevvello da picciridda bevuto ve lo siete!! Ma una potesse lavare 40 meciquaggi con candeggina pura senza masc-cherina?? No o sentiscte l'odoge di clogio?!-
Ooh sembrava di stare in piscina!! Mi frizzava nel naso!
-Iallora siete proprio fetusa ie scimunita maatri!...Ceccasi matri con cevvello! Ve ne cegalo una senza da usare pe' scvuota tasc-che...in soggionno!-


(dopo qualche ora)

Eccì!
-Salute maatri!-
Grazie pisittino...è il cloro...
-Cescpirate a pieni pommoni! Aria pura ie fresc-ca! Avete ripreso colorito matri! Il peggio passato fu! Il dottoge ci disse che dovete sctare all'aria apetta! Uscite matri...usciiiteee! Andascte fuori...lontaano...motto lontaano!-

lunedì 25 agosto 2014

Togliamo il velo del lutto e riprendiamo a sorridere...

Pisittini ieri è stata una giornata fantastica!
-Matri i dieci minuti di giogo* facesti?-
Sì sì Tommasino. Sono andata per la prima volta nella mia vita nella colonia di Su pallosu. Oh Tommasino dovevi vedere: gatti dappertutto! Tanti tantissimi! Chiari, scuri. A pelo lungo a pelo corto. Davanti dietro, di lato! Ovunque c'erano gatti! Ne ho accarezzati tantissimi. Ma ci pensi?
-Ie tu andasti a Orisctano pe toccare tandissimi gatti?? Ie quescta la novità fu??! Undici al gionno ne accarezzascti matri! Andascti a Orisctano pe fare la sctessa cosa che facescti ogni gionno qui. Ie prendescti pure o tcreno! Scimunita foscti!-
Ma Tommasino...
-A proposito matri...o possiamo deporre il lutto? A veletta scomoda iè!-

Oh ehm...
-Non vidi niente con la veletta in faccia! Tutto nero vidi! Ie poi il nero scmagrisce matri! Guaddaci come siamo cidotti!-
(mi volto verso Monsieur)


-Non guaddallo! Iddu non contasse!Manco col mantello dell'invisibilità scmagrisce chiddu! Iallora matri un mese passò! Sarebbe ora di togliello ah?!-

- A me sta bene il boa di tulle!-


- Taci fimmina leopaddata! Ca chista scimunita di matri il velo per un accio mese ce lo fece pottare!!!-


*Dopo aver letto il libro "Per dieci minuti" ho deciso di di concedermi una novità al giorno tutte le volte che posso, facendo una cosa che non ho mai fatto in vita mia anche solo per 10 minuti.

La visita alla colonia di Su Pallosu! Il meraviglioso mondo dei gatti

-Oh Lello spostati!!-
-Ma volevo...-
-Ho detto spostati!-
-Ma..-
-Oh Lello! Non farmi aggiungere altro!-
-Però...-
-Ti seu castiendi trottu Lello! Appu nau tottu! Bogarì! Ajó Lello!-



La vita a Capitan's Valley scorre un pò sotto tono, con tante preoccupazioni per gli extrapisitti e qualche fatica in più nel gestire la notte in cantina. Pian piano li lascerò di nuovo tutti fuori anche la notte perchè ...perchè non riesco a gestire 5 gatti dentro, due dentro solo la notte (Eco e Venere) e tre sempre fuori (Codino, Zefiro e Calipso) perchè non entrano in cantina o non ci restano tutta la notte. Confido nella loro buona stella e nel fatto che rimettendoli in adozione possano trovare qualcuno che se ne prenda cura con le solite condizioni che ne garantiscano la sicurezza in balcone/giardino. Nel frattempo cerco di far pace con me stessa che non posso salvare il mondo felino e non c'ero quando Pollon è stata male prima di morire...Se ha avuto il tempo di star male però io non lo saprò mai.
Continuo a ripetermi: IO HO 5 GATTI. Li ho desiderati tutti sino all'ultimo pur senza sceglierne neanche uno. E' il mio numero limite. Il sesto gatto, amatissimo Romeo, l'ho dato a mia madrina perchè non riuscivo a tenerlo. Il sesto gatto, dolcissimo Aladino, era scomparso. E ora il sesto gatto, Codino, dovrà fare la vita che ha sempre fatto fuori con la differenza che per ogni necessità cercherò di garantirgli le cure necessarie. Eco e Venere sono nel mio cuore quanto Codino, ma cercherò di farle adottare, insieme. Calipso e Zefiro sono il legame che mi resta con Iside e Pollon e per quanto sia loro affezionata, vorrei trovassero una famiglia dove stare al sicuro dai pericoli della strada (soprattutto Calipso che la attraversa spesso).
Stimo le gattare (quelle serie) che hanno un cuore talmente grande da riuscire a superare le perdite occupandosi sempre e comunque dei gatti in difficoltà. Io non ce la faccio, non sono una gattara. Sono semplicemente una che si innamora follemente degli animali, dei gatti in particolare e che ha un cuore talmente limitato da non riuscire a gestire le perdite. Non ditemi "ma no...hai un gran cuore", perchè ciò che intendo è che chi sa amare "grandemente" è in grado di permettere all'altro di essere libero, sempre, anche nella morte. Io continuo a portare fiorellini novelli a Pollon e a parlarle perchè non so dove sia e non capisco la morte. E continuo a cercare Iside. Detto ciò, prendo un pò le distanze da da internet. Il mio blog sarà sempre qui per chi volesse seguire Cat's and mami.

lunedì 4 agosto 2014

Decisione difficile

Ieri ho mandato in cantina Eco, Venere e Codino e dopo aver mangiato si sono messi belli comodi sulle poltroncine. Ma poi mi sono affacciata in veranda e ho visto Calipso attraversare e andare nel campo davanti e Zefiro..che tenerezza! Miagolava in cerca degli altri. Poi si è messo a giocare con una pallina, da solo. Non sopportavo l'idea che restasse solo. Dopo tanti pensieri e riflessioni e paure e perplessità sono scesa in cantina e ho aperto la porta dalla quale sono uscite di corsa Codino e Venere, mentre Eco è rimasta dentro a guardarmi. Zefiro è andato subito incontro ai due. Si vedeva che era felice, anche se non è stato accolto con gioia.
Dopo un bel pò è uscita anche Eco e io ho richiuso la cantina. Vederli poi pian piano uscire dal cancello, attraversare la strada in questo periodo trafficata da gente che non sa andare piano e scomparire nei campi di fronte mi ha messo inquietudine. Forse avrei dovuto lasciarli dentro stanotte. Alle 22 in giardino c'era solo Zefiro, solo soletto nel suo solito muretto-cuccia. E così stamattina quando ho sollevato la serranda. Come se non si fosse spostato da lì per tutta la notte. Poi via via ecco comparire Eco e Calipso. Finalmente Venere e per ultimo Codino.
Certo, avere una cantina può essere un vantaggio per metterli tutti dentro di notte. Ma per me diventa un impegno che si aggiunge agli altri (e parlo solo di gatti). E quando quello spazio mi servirà di nuovo a Settembre non posso pensare di abituarli a stare là se poi li dovrò rimettere fuori. Insomma decisione dura e difficile, ma ...ho 5 gatti tenuti in casa, curati e amati al meglio delle mie possibilità. Gli altri me li sono trovati in giardino, li ho curati e amati al meglio delle mie residue possibilità. O accetto questo o smetto di vivere.
Farò foto a tutti per rimetterli in adozione, ma le condizioni di adozione sono giardino e/o balcone in totale sicurezza, quindi sarà davvero difficile trovare un'adozione e so che li terrò ancora, finché il destino vorrà.
Spero solo di avere più forza nel reggere eventuali altre perdite.

domenica 3 agosto 2014

Forse ho capito come è morta Pollon. Forse l'idea del veterinario che sia stata investita riportando una lesione interna è verosimile dal momento che ho visto più volte Calipso attraversare la strada davanti per andare nel campo di fronte mentre passavano le auto a velocità sostenuta, nonostante sia una strada interna. Se anche lei era solita scorrazzare là... Spero che Calipso stia attenta, come può stare attenta una gatta. 

sabato 2 agosto 2014

La piccola caccia di Venere

Per un tempo che mi è parso infinito Venere non si trovava stamattina. E poi finalmente è comparsa con in bocca una lucertola piccola, piccolissima. Tre centimetri. Ahh se l'avesse vista Pollon! Le avrebbe riso in faccia. Lei che catturava lucertoloni e uccelli più grandi di lei. E dopo una mezzora in bocca aveva una cavalletta. Due centimetri. Lo so che voleva portarmi dei regali. Lo so che le mancava la vera maestra della caccia che lei osservava impaziente di acchiappare la preda in un momento di distrazione che però non arrivava mai. Piccola e dolce Venere hai voluto fare la caccia come la tua dolce compagna. Venere la cerca. Mi guarda e miagola. Continua a miagolare.
Per fortuna c'è Eco. Inseparabili.
Dormire sapendo che Eco e Venere sono al sicuro in cantina mi alleggerisce, considerato che attraversano la strada. Stasera per poco non investivano Calipso che voleva tornare dal campo di fronte a casa proprio mentre sopraggiungeva un'auto. Per fortuna ha auto paura e ha indietreggiato. Il problema è che impaurita avrebbe potuto correre proprio in direzione della macchina. Forse a Pollon è capitato proprio questo...
Prima o poi dovrò farli dormire di nuovo tutti fuori...