venerdì 26 settembre 2014

Codino sta molto male

L'ho portato dal veterinario.  Ha la febbre. Forse tutto è partito dall'infezione all'orecchio. Questo potrebbe spiegare la testa inclinata e l'occhio corrispondente chiuso con terza palpebra. Il veterinario non si è sbilanciato, ha bofonchiato qualcosa ma senza darmi vere risposte, il che ha fatto decollare le mie ansie. Gli ha fatto due iniezioni (antibiotico e qualcosa tipo l'orudis). Ha prescritto 5 giorni di antibiotico e i ha detto che gli posso dare l'interferone "naturale"ma non subito perchè prima facciamo passare la criticità. Comunque l'appetito non gli manca per fortuna.
Incredibile! Ho poggiato la pastiglietta nel piattino dove stava mangiando Venere e nel frattempo ne ho dato un'altra per bocca a Eco che x fortuna è andata a buon fine al primo colpo. Ovviamente si è offesa ma è durato poco. Son tornata da Venere che si è mangiata da sola l'antibiotico. Venere ma io ti adoro!!! Eco si infastidisce ma mai un soffio, mai un ringhio, mai un conficcamento di unghie come rispettivamente Milú, Ester, Milú ed Ester! E dopo 30 secondi Eco si é fatta accarezzare facendo le fusa, ha inseguito la pallina con Venere appresso... Mica il broncio le dura ore, mica si rintana in un angolo remoto della casa guardandomi con gli occhi a fessura e le orecchie all'indietro come...rispettivamente Milú, Ester, Milú ed Ester.
E poi si amano alla follia mamma e figlia mica come Ester e Milú che quando una è dolce con l'altra, l'altra ha il sederino storto e viceversa. E poi? Tutta la notte in cantina si sente solo la campanellina del topolino di Venere e la lettiera che scavano x i bisogni... Niente boa party, nè "Mami mami sono solo in salone ho paura dove sei?" e nemmeno "Fameee! Son finiti i croccantini! Faaameee!!" nonchè "arrivano gli indiaaaniiii!" come rispettivamente Ester, Oscar, Monsieur e Thomas.
Mmmh...ora vi metto tutti in adozione e mi prendo loro due, anzi tre! Pure Calipso!!
-Che ridere mami mami-


Un altro extrapisitto no!

(Pippo si piantona sotto il balcone, mi guarda e miagola)
Piiippoooo vai viaaaa!!!
-Scusi sig.raMami-
NON PARLARMI!!!
- Va-va-vado via signora Mami?-
Sparisci! Tornatene a casa tua!!!
-Po-po-posso assaggiare la pappa che c'è nel piatto??-
Mmmmm ho detto di NON PAARLAAREEE!!!
-Hey ma che c'ha signoraMami Calipso? Strilla come una pazza-
-C'ha le sue cosine. Così dice Venere-
-Ma xchè non vuole che parli?-
-Perchè la leggenda dice che se un gatto parla umanese la femmina umana se ne innamora e non riesce piú a farne a meno!-
Cosa blatterate voi due?? Pippo ancora qui?? SSSSSSCCCCCTTTT! Viaaaa!!! Ufff!! Spazzola tutto, soprattutto la pappa di Codino!
-Ehm signora??!-
AAAAAAARGG! VIIIAAAA! lancio di molletta in direzione dei cespugli x farlo spaventare.

Calipso nella cuccia spartana...parliamone!



Codino mi è venuto incontro barcollante ma attivo. Ha mangiato l'umido con appetito e ora riposa sul tappeto. Direi che sta meglio di ieri! Eco ha deciso che le cucce son tutte sue... E Venere ha preso a pappine Calipso che si è rintanata nel giardino di mia zia, digiuna. Ora posso rilassarmi un pó...ah no ci sono formiche! Riprendo a stressarmi!




Codino sembra stare meglio...

Come al solito avevo il terrore di sollevare la serranda, ma per fortuna Codino seppur ancora sofferente era nella sua cuccia -sopra il tavolo- in attesa di ricevere le mie coccole. Le ha richieste di continuo. L'ho portato giù in cantina -dalla quale ho fatto uscire Eco e Venere-, dato l'umido che ha spizzicato e sostituito la lettiera delle "galline" con una vaschetta pulita (per evitare che si prenda la coccidiosi, che magari ha anche lui...magari no). Volevo stesse al fresco e riservato, ma lui si è trascinato barcollando verso la porta e ha iniziato a miagolare come fa lui quando è infastidito. Ho deciso di riportarlo fuori. Non voglio creargli ulteriore stress. L'ho rimesso sopra il tavolo dove ha spinto la testa sulle mani per essere accarezzato facendo fusa rumorose (finalmente ora si sentono) e poi si è infilato nella cuccia grande. Sono andata a lavoro digiuna per il ritardo, ma poco male, e con l'incubo delle formiche che mi sono trovata anche stamattina in salone! Ma l'importante è che Codino si riprenda come fa lui che di punto in bianco lo si vede correre come se niente fosse successo.
[Tra le altre cose Calipso da ieri non si presenta alla colazione, ma non mi preoccupo fintanto che ricompare al mio rientro].
Più tardi sento il veterianrio e vediamo se è il caso di fargli una flebina per reidratarlo... UFFFF

Il Pippo il ladro di croccantini

Ore 01.30. Sento Codino che si lamenta/minaccia. Mi affaccio dalla mia stanza (in corrispondenza della sua cuccia) con mollette in mano. Silenzio. Poi sento rumore di croccantini. Sará Codino che mangia? Forse si lamentava per i dolori... Dopo un pó sbuca quello scroccone di Pippo. Ma accidenti a lui!! Ha mangiato le cose di Codino nonostante gli avessi messo un piatto stracolmo di croccanti di fronte al passaggio, che vedo intonso. Allucinante!! C'è passato davanti andando a rubare quelli di Codino!! Pippo fai schifo anche se sei un gatto!!!

Oscar e la storia della lumaca. Fine

....work in progress..
Piccolo Codino mi è venuto incontro barcollante. Si è fatto prendere in braccio facendomi l'impasto sul braccio e poi ha puntato i croccantini sul tavolo dove l'ho adagiato tenendolo perchè non cascasse giú. Ha mangiato e poi si è infilato nella casetta di carta. Gli ho messo una sedia davanti nel caso voglia scendere, almeno ha un'altezza intermedia. Spero non si faccia male. E Pippo si è preso un'arrusciata di pompa perchè è salito sul tavolo e ha mangiato tutto l'umido di Codino (visto che non beve acqua almeno si sarebbe idratato un pó dall'umido). Spero che Pippo se ne stia alla larga stanotte. Mmmh idea: gli metto cibo in quantitá nel passaggio da mia zia cosI non ruba quello di Codino. Ah! Tanto perchè qualcuno non mi chieda piú perchè non li adotto tutti, Eco e Venere sono al 5 giorno di cura e dormono in cantina per monitorare meglio la pupú...Oggi Eco ha sputato la pastiglia solo 4 volte. Venere per fortuna è fantastica...e nel frattempo Ester e Oscar si sono scannati! Lei x la paura si è fatta la plinplin addosso...in mezzo al salobe. Monsieur è a dieta e Thomas chiede insistentem cibo normale perchè i piatti stracolmi di light non sono di suo gusto. Ê chiaro perchè 5 sono il mio limite massimo, vero??!

Codino peggiora

Ogni tanto vado ad accarezzarlo...e fa le fusa appena mi avvicino. Ora si è acciambellato e la posizione sembra quella di un gatto a riposo non più sofferente. Ma non si muove quindi non so sebarcolli ancora. Il vet mi ha detto di lasciarlo tranquillo...non so se montare il recinto e metterlo dentro o lasciarlo lì...o lasciare Eco eVenere fuori stanotte e mettere lui in cantina... Ufff! E ci sono ancora formiche in salone...e vermi neri della pasta che gironzolano. Che streeesss!! É pure arrivata la cuccia nuova da esterno....
E poi torni in casa e trovi Milú che fissa un punto X nel pavimento. E guardi bene e il punto X si muove e non è da solo. E strizzi gli occhi e ti accorgi che il salone è invaso da trilioni di mini formiche bionde che formano una fila lunga 10 metri che parte da non si sa dove e finisce non si sa come. Il tutto sotto il pavimento tra gli interstizi senza alcun visibile ingresso/uscita esterna alla casa! E poi mentre Codino chiede coccole a tutto il parentado (zii e nipoti) gli viene una crisi e inizia a barcollare e a non reggersi piú. Morale: il salone sa di menta piperita. Codino ha preso il cortisone e sta decisamente bene.

La nuova cuccia "fai-da-te" di Eco



Pisittini dovete prendere esempio da Codino, Eco e Venere!! E voi quante storie per una pulitina alle orecchie! Lui sta fermo e non si lamenta. Io devo pulirvi l'orecchio e contemporaneamente fare il periplo della casa!! Per non parlare delle pastiglie. Eco non si offende piú! E tu Milú che serri la bocca e non c'è modo di fartela aprire! Quell'altro che la vomita! Dengo che piange e poi per un giorno intero scappa se mi avvicino... Ester poi non ne parliamo!! Prima di riuscire a bloccarla tanto ce ne passa che pur di farla finita me la ingoierei io!
E poi stanno giú in cantina la notte e qualcuno sente un miao? Tranquille e serene tuuutta la notte. Qui i cori gospel dalle tre del mattino!

Mami e Calipso

Bella Calipso! Puntuale al gioco del dopo cena. Dolcissima nel richiedere le coccole. Come Iside allunga la testa in prossimità della mano per accogliere la carezza. Come Pollon mi guarda e miagola a metà come fanno i micini. Per favore Calipso mantieni vive attraverso la tua vitalità le tue sorelline! Tu devi avere un futuro sicuro!!

Dolce Calipso

Io e Calipso e il gioco del dopo cena: lancio dei bocconcini. Ma oggi non ho resistito e anzichè dal balcone sono uscita in giardino. Che dolcezza!! Si è fatta accarezzare tantissimo e si è messa continuam a pancia in su. Abbiamo giocato anche a batti zampine. Calipsina lo sapevo che prima o poi ti saresti sciolta un pó

La cura di Codino e Mami smemorata

Ora me lo sono ricordato! Goccine x l'orecchio di Codino. Dai Chiodetto stai fermo da bravo. Puliamo bene...mmmh sembra pulita. Beeene! Sta facendo effetto. E ora buono buono mettiamo le goccine! Bravooo! Aaah e oggi è fatta. Posso tornare dentro. Un'ultimo sguardo a Codino che se ne sta a distanza. E ma cosa gli esce dall'altro orecchio??! OOOH NOOO!! Era l'altro orecchio!!!

Codino con l'otite

Ooooh noooo! Ho dimenticato di mettere le goccine nell'orecchio di Codino!! Ufff! Succederà qualcosa se salto un giorno?? Nooo...ci sto sempre attenta!!  Che Mami snaturata :((
Uff...
-Matri a finiscte di lagnarvi?-
Tommasino...sono stata negligente! Chissá se comprometto la cura...uff
-A finiscte? Iè ora di dommire! Gliele mettescte domani! Muuuta!-
Mi sento in colpa...
-A bocca chiusa tenescte matri!-
Mff
Iniziata la cura anticoccidiosi. Venere è troppo bellina: si fa aprire la bocca anche se non le fa piacere e stimolata la deglutizione la pillola va giú. Continua a fare le fusa e mi mordicchia le caviglie x giocare. Pure Eco seppure con piú resistenza la ingoia, peró si offende. Resta a distanza e mi fissa cercando di capire se ho intenzione di torturarla ancora. Molti gatti si somigliano x alcuni aspetti anche se non sono parenti, eppure è talmente simile a Ester -hanno un'aria molto familiare che le accomuna, per non parlare dei vocalizzi continui- che direi che sono sorelle o magari madre e figlia o cugine...chissà! Venere del resto è fisicamente simile a Milù, entrambe con la coda grossa, il pelo vellutato... Mah chissá!?

Eco e la coccidiosi

Ecolina ha coccidi e dall'esame delle feci sembrava ci fosse un uovo di ascaride. Ecco, ho imparato una cosa nuova: il milbemax è un vermifugo ad ampio spettro ma non è efficace in modo specifico contro la coccidiosi. Quindi averglielo dato due mesi fa sicuramente le è stato utile contro le tenie ma non è stato sufficiente per il resto. In ogni caso lo stronghold rimane un ottimo antiparassitario che dovrò usare regolarmente. Sig! Attendo indicazioni sulla cura da fare e mi sa anche a Venere...mmmh mi sa a tutti! Oh my god!!

giovedì 18 settembre 2014

Le fave in ammollo e il cordless

-Matri iè possibile che vi casc-casse tutto dalle mani?? Di buggio (burro) ce le avescte?!-
Oh Tommasino ma che colpa ne ho. Mi è scivolato!
-Iè cetto! Se facescte una cosa alla votta anzichè cento magagi riuscirescte a non far affogare o cordeless nella ciotola delle fave...a mollo!!-
Ma non è colpa mia se è caduto proprio lí!
-Ie cetto e di cu fu a coppa?? Le mani mie furono? O daa fimmina leoppaddata magagi?!-
No ma...
-Matri muta sctate! Ie immobbile! Sedetevi ie non facescte piú nulla. Non cescpirate nemmeno. Apennea totale!-
Ma Tommasino...magari lo asciugo col phon e funziona...
-Muuta! Avescte sentito?? O cordelless intra a coppa d'acqua ci mise! Scimunita fu! Che coppa avessi io?! Che male feci? Che coppa dovessi escpiare ah!? Femma! Muuta! Non cescpirate!!!-

Le cure di Eco e Codino

Eco dai...apri la boccuccia da brava!
-No no no-
Ma è buono! Assaggialo e vedrai...
-No no no-
Dai Mecolina per favore...
-Sniff sniff cos'è??-
Venere allontanati, non è x te. È florentero. Per Eco!
-Me lo dà? Per favore.. Lo voglio io...-
Mmh Venere scozzati un pochino, su da brava! Eco vieni qui. Ferma. Dai apri...forza...uff che fatica...dai...ecco infilato e appiccicato sulla lingua.
-Squot squot. Spuach! Che schifo!-
L'hai sputato?? Nooo! Uff dai vieni qui...ferma...apri...ferma...ufff! Apri sta bocca!! Ecco fatto! Ingoia!!
-No no no-
L'hai sputato di nuovo. Ma l'hai sparpagliato sul pavimento!!
-Mmh buono...slurp slurp-
Venere ma che schifo, l'ha sputato tua mamma! Eco stai ferma! Adesso te lo spalmo addosso così te lo lecchi x forza!!
Uff che fatica. E ora dov'è Codino? Vieni Chiodo...
-Eccomi zia Mami!- sbatabam sul fianco, rotolamento a pancia in su, zampine che impastano a intermittenza l'aria. Dai Chiodino adesso ti pulisco l'orecchio...feeermo... Da fastidio?
-Aiuto zia Mami, ho paura-
Ma noo serve per farti passare l'otite. Ecco pulito e ora mettiamo le goccine. Pronto?
- Basta basta zia Mami. Finito??-
No aspetta...le goccine...fermissimo...
-Paura paura zia Mami...non mi vuoi piú bene?-
Ma sì è proprio x il tuo bene...ti allontani? Ti sei offeso??
-(a pancia in su) non mi vuoi bene?-Ma Codino...perchè dici così?
-Mi tiri l'orecchio ...-
Devo mettere la medicina così ti passa tutto...
- Frrr frrr...-
Facciamo pace Chiodetto?
-Pace e amore zia Mami!-

Riflessione con il maresciallo

-Matri a scmettescte di far venire l'ansia a tutti gli amici di fessebuc?-
Tommasino ma ti rendi conto che è mancata oltre 20 ore?
-Ma idda ci disse che co Pippo fu. Giovani sono, iè giuscto che si divettano!-
Ma se me l'avesse detto io...
-Aaaah ma scimunita foscti? Come o doveva divvelo?? Mandandovi un essemèss su uozappe o preferiscte o selfí co Pippo su fessebúc aah? Ciagionate! Usate o cevvello ogni tanto. Sennó ievapora se no lo usate! Paura di consummallo avete? Di pagare a bolletta?!.. Gratis fu!-
Uff ma non so...poteva farmi capire che sarebbe andata con Pippo...bastava un gesto di inseguimento prima di darmi la buonanotte....
-Iè cetto matri! E pecchè non un occhiolino con la coda a cuoricino magari?-
Ecco bravo! Per esempio! Sai che buona idea!!
-Pecchè? Pecchè? A matri senza cevvello mi capitó?? Uno sc-cambio in culla alla nascita ci fu?? A vera matri volessi! Unn'è matri mia? Chidda co cevvello, unn'è??-

Riflessione con Codino

Calipso vieni qui...ero così in ansia!!
-Aiuto! Non mi insegua!-
Ma Calipso perchè ti allontani?
-Ho paura!-
Ma di che?? Ma dove accidenti eri??
-Ho fatto un giro con Pippo!-
Ah giá era in giardino ieri notte mentre giocavamo.
Sì va bè comunque devi avvisare quando fai così tardi!! L'ultima volta che ti ho visto erano le 21!! Insomma non ti costava nulla farmi sapere dov'eri!! Ma adesso dove vai?? Perchè ti allontani?
Uff Codino io non la capisco...
-È uno spirito libero ziaMami. Hai notato che è l'unica che non entra in cantina?-
Bé sì in effetti anche Zefiro entra...
-Calipso non ama le regole zia Mami-
Eeeh ma io non posso vivere col patema d'animo...in qualitá di capo degli extrapisitti magari potresti parlarci tu...
-Frrr frrr-
Codino? Dicevo che...
-Frr frrr love and peace zia Mami-

20 ore di ansia senza Calipso

Eccolaaa!! È arrivata con Pippo lo scroccone, che ho rispedito al mittente (la caritas è da un'altra parte). È corsa verso Eco che l'ha accolta con la strusciatina del ben tornata mentre Venere ha cercato piú volte di cacciarla via!! Venereeee!!
Calipso ma dove accidenti eri???
No no io non ce la posso fare!




mercoledì 10 settembre 2014

Eco e Venere in cantina anche la mattina

Eco e Venere dormono dentro (in cantina) almeno per un pò... La mattina apro la porta esterna e dopo parecchio escono. Stamattina ho lasciato la porta esterna aperta per mezzora, il tempo di prepararmi e fare colazione. Quando sono tornata in cantina a controllare che fossero uscite, in modo da chiudere e andare al lavoro, le due "galline" erano rispettivamente sulla panca e sul tavolo. Due statuette che mi fissavano. In sottofondo le loro fusa. Mi sono venute incontro strusciandosi tra loro e sulle mie gambe e sono andata verso l'uscita come per farmi seguire...Loro? Si sono fermate a metà cantina e sono tornate in fondo. Ferme.
Che dovevo fare?? Le ho lasciate dentro.
Ricordo quando aprivo la porta della veranda a Ester per uscire si lanciava fuori e comunque quando voleva uscire miagolava come una disperata e quando non voleva uscire stava in silenzio e se provavo a farla uscire si rintanava dietro qualche mobile della mansarda. Insomma se un gatto vuole stare fuori non te lo manda a dire. Loro hanno deciso di stare in cantina e così sia!
Mi dispiace solo per Calipso che sta volentieri con Eco e starebbe volentieri anche con Venere se non fosse che questa è un pò atzura con lei!

Thomas e le ansie di Mami

-Maatri cammata vi foscte?-
Eh sì pisittino. Quando è ricomparsa Venere mi sono sentita subito meglio!
-Dommendo sctava a piciridda!-
Ma sono andata a cercarla da mia zia. Ho guardato dappertutto!!
L'ho chiamata!! Insomma non era visibile per oltre un'ora.
-Fimmina iè! Se non ci fate a messa in piega e si no passascte o ailainèr non ci usciscte! Idda o meicappe fece prima di uscire!-
Ma non era mai mancata all'appello del rientro (dal lavoro).
-Maatri cammare vi dovescte! Cioppa ansia vi venisse pe poco che mancasse!-
Ma è sempre lì quando torno dal lavoro pisittino...e poi dopo quello che è successo io non sono piú tranquilla!
-Cianquidda mai lo foscte matri! Da picciridda nel latte o caffè ci diedero! Nevvosa siete! Ind'a capa il cevvello da cosa iè ricopetto matri ah?!-
Dici dal liquido cefalorachidiano? Il liquor??
-Ie cetto! Il vosctro cevvelo nuota nel liquor..o liquor al caffè!!

La scomparsa di Venere per un'eterna ora...

Arrivo e facci il solito appello. Calipso mi viene incontro miagolante e stranamente si lascia accarezzare più volte, anzi cerca proprio la mia mano mentre si struscia contemporaneamente su Eco. Zefiro viene felicissimo  ma naturalmente si allontana subito se mi cade lo sguardo su di lui. Che timido! Codino dolce come sempre. Venere? Dov'è? Veeeneereeee! La chiamo. Niente. Penso che starà per arrivare.
Passano i minuti e i quarti d'ora e inizio a mandare sms ad amici in preda all'ansia. Mille paranoie e un senso di colpa: quello di non averla fatta rientrare stamattina quando l'ho vista nel campo. Penso che magari da lì sia andata chissà dove. Seno i cani dei vicini della casa in fondo, quella di Mielina, abbaiare. Sarà bloccata lì? Cerco di essere razionale e so che va in quel campo solo per fare i bisogni e poi torna. La cerco da mia zia, seguita daCalipso che non fa che miagolare. Sarà un segnale che mi sta dando Calipso?? Ormai sono in preda all'ansia. Arriva un ospite a casa, una persona che non vedevo da oltre un anno e gli spiego il mio stato di agitazione. Gli dico che manca all'appello da ormai un'ora la gattina color miele..."Lei!". Spunta fuori con sguardo innocente, forse mezzo addormentato, dalla parte del retro. Quindi poteva essere da mia zia o dai vicini di dietro.
Stanotte in cantina, Eco e Venere. So bene che Pollon e Mielina sono morte in pieno giorno e Iside è scomparsa dalla mattina alla sera, so bene che forse di notte sono più al scuro che di giorno, ma intanto dormo serena sapendo che sonnecchiano sulle mie poltrone. Tra le solite chiassose fusa e agguati e corse pazze do loro la buona notte e risalgo su.
Alle 19.50 mi affaccio e vedo Calipso che rientra dalla solita passeggiata crepuscolare nel campo di fronte. Per fortuna la via non è molto trafficata. Distolgo lo sguardo e ritorno dentro perchè vederla attraversare mi fa venire l'angoscia. Quando mi riaffaccio è sotto il balcone, pronta a ricevere i bocconcini. Con lei c'è Codino che però non partecipa al gioco e Zefiro non c'è. Da qualche sera a questa parte non partecipa più al gioco dei bocconcini e non si sa dove vada.

Trovare loro una casa accogliente con persone che li amino come "noi" è la soluzione perchè non rischino la vita e io non mi esaurisca!

Oscar e la storia della lumachina (5)

-Mami mami, come finisce la storia della lumachina?-
Bè pisittino, è ancora un pò lunga, ma se vuoi continuiamo.
-Certo mami mami!-

Finalmente un bel lumacone destò l’interesse della lumachina. Non era come tutti gli altri. Aveva due grandissimi e profondi occhi neri all’estremità delle sue antenne e una barbetta folta sotto il mento. A differenza degli altri lumaconi non fece sfoggio di sé e delle proprie doti ma semplicemente si propose per fare amicizia con lumachina e si interessò di lei e della sua vita. Conosceva certo la storia dei suoi fratelli perché nei tempi addietro non si parlava d’altro, ma dell’allora piccola lumachina si spendevano solo parole di pena e compassione. Di lei, del suo carattere e delle sue vocazioni poco si sapeva.
I due amici parlavano a lungo seduti sulle foglie di geranio, spesso sotto lo sguardo discreto della signora Slink che ormai aveva smesso di andare in cerca di aspiranti mariti. Sapeva che di lì a poco tempo i due si sarebbero innamorati. E fu così che in una notte di luna piena Lumachina e Lumaciuffo si innamorarono. Le loro antenne si intrecciarono ritmicamente in quella che era la danza dell'amore delle lumache.
-Che ridere mami mami. E' come quando spingo il mio nasino contro il tuo e intrecciamo i nostri baffetti?-
Ma pisittino! Io non ho i baffetti!
-Sì mami mami!-
Mmh va bè, andiamo avanti! Il cuore di Lumachina era colmo di gioia e quasi dimenticò la sua triste storia e i fratelli lontani. Fu solo un bagliore davanti alla luna che le richiamò alla mente i suoi fratelli lontani ma il suo animo era pieno di speranza. Fu in quel momento che si ricordò delle parole del fratello di mezzo: “prendi questo fagotto e aprilo la prima notte di luna piena e se non proverai né odio né rabbia ma solo amore i tuoi occhi vedranno l’invisibile”. Disincastrò di colpo le antenne da quelle di Lumaciuffo e balzò in piedi fissando la luna. Aveva portato sempre con sé i doni dei fratelli, ma da quando frequentava Lumaciuffo era come se si fosse dimenticata della sua stessa vita e le tasche della sua conchiglia quella sera erano vuote. Mentre spiegava al lumacone la storia del fagotto ecco che da una foglia un po’ rinsecchita spuntò fuori la signora Slink con in mano il fagotto. Tale era la gioia di Lumachina che per poco non cadeva giù dal geranio trascinando con sé l’ormai vecchia signora Slink. “Cosa vedrò mai di così segreto?” si domandava Lumachina tra sé e sé mentre si avvicinava tutta sola sulla punta del geranio “E se fosse qualcosa di terribile? Riuscirà il mio povero cuoricino a sopportare la visione dell’invisibile?”. Dietro di sé avvertiva la presenza di Lumaciuffo e della signora Slink. Prese coraggio e iniziò a svolgere il fagotto. La luna stendeva sul geranio un velo argentato che faceva risaltare ancor più le ombre  le quali animate dal vento si agitavano come fantasmi in cerca di quiete. Dai risvolti del fagotto apparve un oggetto che sprigionava una luce argentea potentissima. Tanto che la piccola lumachina ne fu accecata e dovette strizzare più volte gli occhi per abituarsi al suo bagliore. Poi con mani tremolanti tirò fuori lo strano oggetto e lo guardò meglio avvicinando il volto. Quello che vide la terrorizzò al punto da gettare un urlo glaciale e indietreggiare contro la signora Slink che fece in tempo ad afferrare al volo l’oggetto prima che cascasse a terra.
-Che paura mami mami!-
“Questo è un pezzo di vetro, figliola! Ma non è un vetro qualsiasi. E’ uno specchio”. La lumachina ancora spaventata fissò ora la signora Slink ora lo strano oggetto e poi ascoltò la spiegazione della paziente cavalletta. “Allora la cosa che ho visto in quello specchio era la mia immagine riflessa?” chiese Lumachina. “Certo” rispose signora Slink e le spiegò che non essendosi mai vista prima dall’esterno ciò che vedeva le faceva paura. “Ma perché allora mio fratello di mezzo mi disse che avrei visto ciò che è invisibile agli occhi? Io non sono mica invisibile!” disse perplessa la lumachina. “Forse non sei invisibile a tutti noi ma sei invisibile a te stessa, Lumachina! Siamo abituati a guardarci con gli occhi degli altri. Tutti ti dicono che sei una bella lumachina, dalle lunghe e sottili antenne e tu così sai di essere. Se qualcuno ti chiede come è la tua faccina tu rispondi come gli altri te l’hanno sempre descritta. Ma tu coi tuoi occhi non ti sei mai guardata e così hai visto ciò che sinora è stato invisibile ai tuoi occhi”. Tuttavia la cavalletta sapeva che questa era solo una parte della verità. La prese per mano, seguita da Lumaciuffo, e la portò davanti al confine del prato. “Ma signora Slink, è pericoloso sostare al confine col prato! I saggi lumaconi ci proibiscono di fermarci lungo il confine. Potrebbero comparire i vermi giganti e mangiarci in un sol boccone!”. “Fidati Lumachina, fidati. Ora dai le spalle al confine e metti lo specchio di fronte alla tua faccia. E poi guarda attraverso lo specchio ciò che hai alle spalle!”. Fu un po’ difficile per Lumachina riuscire a coordinare i movimenti del proprio corpo con l’orientamento dello specchio, ma alla fine ci riuscì e non poté credere ai propri occhi!
- Cosa vide mami mami?-

martedì 9 settembre 2014

Milù sbertidora

A letto, in piena notte. Milù tra le gambe di Mami.

Milù e piantala di dare zampate a raffica!
- Mi è passato davanti, mami!-
Eh capirai! Era distante 30 centimetri!
-Mi dava fastidio!-
Ma (Oscar) stava venendo sul mio cuscino...
-Ecchissenefrega!-

Sale Monsieur.
-(Sbaaam) Vai via brutto ciccione!-
Milù!!!

Passa Thomas affianco al letto, per terra, con la coda verticale.
-(Sbaaam) Ah ahha  acchiappata!!!-
-Aiutooooo! Cu fu? La coda mi tirarono!-
Thomas tutto gonfio scappa via.
- Aiutooo! Mami mami cosa succede?? Scappiamoooo?-
Oscar scatta dal cuscino e scappa via seguito da Monsieur che trasognato nella nebulosità dei suoi ragionamenti e nel dubbio di chissà cosa stia accadendo si dilegua.


Sono le 02.00 del mattino. Milù si gira su se stessa e si riappollaia tra le gambe di Mami con un sospiro.

Eco e Venere la mattina

Stamattina sono scesa in cantina dall'esterno e come ho aperto la porta mi sono venute incontro Eco e Venere rumorose come sempre, le fusa di Venere in particolare. Dovevo ancora finire di prepararmi prima di andare al lavoro e quindi ho deciso di lasciare la porta aperta per consentire loro di uscire. Dopo un quarto d'ora riscendo in cantina, sempre dall'esterno e le due "galline" erano dentro felici e contente. Non si erano mosso di lì! Solo dopo un altro quarto d'ora Venere è uscita mentre Eco è rimasta dentro, sopra la panca a guardarmi con gli occhi socchiusi. Lasciarla dentro sino alle 16.30? Ci fosse stata anche Venere magari, ma l'ho presa delicatamente in braccio, le sue fusa si sono fatte più intense e l'ho portata fuori dove si è fermata dietro il vaso dell'ulivo. Ormai era ora di andare al lavoro.
Sul mio cancello la sagoma di Venere di spalle che esce e attraversa lentamente la strada di fronte per infilarsi tra le maglie della rete del campo di fronte. Che angoscia! E' talmente lenta ad attraversare la strada che ogni volta resto in apnea diventando paonazza. E in quel momento io sarei dovuta entrare in macchina e andare via. La richiamo e la faccio entrare? E se poi non mi segue dentro il giardino e resta nel campo ma comunque suscito il suo interesse e decide di seguirmi mentre salgo in macchina e me ne vado? Decido di fare l'indifferente, cerco perfino di non guardarla. Esco dal cancello, salgo in macchina, faccio manovra e me ne vado via guardando dallo specchietto che non mi segua in direzione della strada principale, quella trafficata. Spesso lei va nel campo, fa i suoi bisogni e ritorna in giardino. Spero abbia fatto così anche oggi.

Mi sembra sempre più evidente che Eco sia proprio fatta per stare in casa. Forse Venere apprezza più di lei la vita esterna, ma sembra adattarsi comunque molto bene anche alla vita in casa. E oggi le due pupù erano entrambe nella lettiera!!

Le ansie di Mami

Ieri ho lasciato la porta della cantina aperta per sbrigare alcune faccende. Eco e Venere si sono fiondate dentro. Le ho lasciate dentro per un pò nell'attesa che uscissero ma niente. Sono uscita io nella speranza di essere (di non essere?) seguita. Dopo una ventina di minuti ritorno in cantina e vedo Venere comodamente appollaiata sulla poltrona che fa fusa così rumorose da sentirla a tre metri di distanza. Eco? Vedendomi ha iniziato a correre da una parte all'altra della cantina con la coda a punto interrogativo. Felice. 
Penso: devo prendere una decisione. Devo farle uscire. Ormai la cantina è lavata, in ordine, mi serve di tanto in tanto per lavoro e non posso trasformarla in una stanza per extrapisitti. Un impegno in più che non mi posso permettere. Continuo a guardarle.
-Frrr frrr frrrr- (Venere)
-Mi acchiappa sig.ra Mami?? Corro di qua! Corro di là! Frrr frrr frrr- (Eco)

Mi fanno le fusa in stereo. Non reggo. Ok le lascio! Allestisco la cantina: teli sulle poltrone, lettiera, cibo e acqua e tiragraffi degli extrapisitti. Le lascio dentro con la porta ancora un pò aperta, così faccio decidere loro. 
Venere scende dal divano e va a mangiare continuando a fare fusa chiassosissime. Eco pure.
Ok basta! Chiuda la cantina.
Sistemo cibo e acqua per Codino, Zefiro e Calipso. Entro in casa e asciugo plin plin della disperazione fresche fresche di Oscar e riempio anche i loro piattini. Ceno. 
Scelgo alcuni giochini che i pisitti non usano. Lancio una pallina con piuma a Milù perché mi sembrava interessata. Mmh no, non gliene importa. Ok la prendo per Eco e Venere. Chiudo tutto e scendo in cantina con qualche giochino (passando dalle scale interne). Mi viene incontro Venere mentre Eco osserva i giochini che ho in mano. Ne lancio uno ed Eco si lancia all'inseguimento. Li lancio tutti e lei sceglie il pupazzo con la coda a spirale e se lo palleggia in aria. Salta, rotola, scivola. Felice. 
Venere la osserva e poi inizia a imitarla con un altro gioco. Felice.
Ok, basta state in cantina. Domani ci penso.
Vado al primo piano e mi affaccio come tutte le sere prima di andare a dormire in veranda dalla parte dello studio. E' l'ora del gioco con Zefiro e Calipso...ma non ci sono. Lancio un croccantino dalla veranda perchè sentano il rumore. Nessuno esce dai cespugli. Li chiamo. Silenzio. Ma erano fuori sino a dieci minuti fa! E poi è il nostro appuntamento quotidiano della buonanotte, che strano!
Vado a dormire con qualche pensiero ansioso.

Ore 6. Sveglia. La terza se conto anche quella della azzuffata in salone tra Ester e Monsieur e quella delle 3 di Oscar che non riusciva a prendere sonno.
Sollevo le serrande ma fuori vedo solo Codino. Dopo un pò vedo Zefiro. Di Calipso nessuna traccia. Esco e la chiamo. Niente. Rientro cercando di mantenere la calma. Forse trovandosi senza Eco e Venere è andata a cercarle chissà dove. Oppure ieri sera è andata nel campo di fronte ed è rimasta bloccata là. Decido di sospendere i pensieri paranoici e prepararmi. Riesco ogni quarto d'ora in perlustrazione. Nel frattempo faccio uscire Eco e Venere. Quando apro la porta non scappano fuori come se non aspettassero altro, tutt'altro, restano dentro e vanno in fondo alla cantina come se pensassero che io sia arrivata "a casa" per stare con loro. Una pupù nella lettiera, ma che brave. Una pupù fuori dalla lettiera...mmmmh!! Per farle uscire devo uscire anche io e dar loro da mangiare qualcosa fuori.

Alle 7 decido di andare via nonostante non veda Calipso. Però un ultimo giro dalla parte di mia zia (opposta al campo dove va ogni sera) decido di farlo, seguita da Codino miagolante. Niente. Mi faccio forza e mi incammino dalla mia parte, verso il cancello. Eccola là! Al suo solito posto, sotto la sdraio blu che mi guarda e miagola. "Brutta gallina, dov'eri???"
Mi avvicino per accarezzarla ma scappa nella sua seconda cuccia (l'aiuola sotto l'oleandro nano). 
Ok, posso andare al lavoro più tranquilla...si fa per dire, naturalmente!

Oscar e la storia della lumaca (4)

ore 03.00
-Mami mami svegliati!! Mami??? Mamiiiii??-
Oscar che c'è?? Ho sonno...
-Non riesco a dormire mami!-
Uff...io invece stavo dormendo...
-Che ridere mami! Mami?-
Mmm...
-Mi racconti la storia della lumaca?-
Ma sono le 3 del mattino!
- Così ci addormentiamo meglio mami mami-
Va bene...
Passarono i giorni, le settimane, gli anni e dei tre lumaconi non si seppe più nulla. Ormai la lumachina aveva smesso di piangere e perfino di aspettare durante la luna calante il ritorno dei tre fratelli. Si era fatta proprio una bella lumachina con una conchiglia rotonda e smagliante e due tentacoli lunghi e sottili all’estremità dei quali ammiccavano due brillanti occhietti neri.
- Io glieli cavo sempre mami mami!-
Povera lumachina...sono i suoi occhietti quelli...
-Va bene mami mami, non glieli cavo più!-
Bravo..In età da marito la lumachina preparava il corredo in vista della richiesta di matrimonio da parte di qualche aspirante lumacone. La signora Slink, che ormai l’adottò come una figlia, saltando di cespuglio in cespuglio andava alla ricerca di bravi e onesti lumaconi da presentare alla lumachina, ma nonostante questa fosse ben disposta all’idea di sposarsi, aveva il cuore agitato. Ogni notte prima di addormentarsi il pensiero volava ai suoi tre amati fratelli. “Dove saranno adesso?” si domandava lumachina. “Saranno ancora vivi?”. E così tra un pensiero e l’altro cadeva in un sonno agitato.

Ripensava alle parole del fratello maggiore ma non capiva come potesse scacciare i brutti pensieri per lasciare spazio ai ricordi dei tempi felici. E così di notte in notte il suo animo si fece sempre più inquieto.
Di giorno incontrava aspiranti mariti presentati con tutto il cerimoniale in uso tra le cavallette che buffamente la signora Slink adattava al mondo delle lumache, ma Lumachina non riusciva mai a decidersi. “Tentacoli troppo lunghi!” diceva, oppure “tentacoli troppo corti!” o ancora “troppa bava!” o “conchiglia opaca!”. Insomma, non gliene andava bene nessuno. La signora Slink sapeva bene che i suoi pensieri andavano altrove e non aveva l’umore per cercare marito, ma sperava che prima o poi avrebbe lasciato alle spalle i tristi ricordi e si sarebbe aperta di nuovo alla vita. 

- Mami mami ma che fine hanno fatto i tre lumaconi?

I tre lumaconi avevano attraversato indenni il grande prato e da quel momento in poi la loro vita, il loro viaggio scorreva in un tempo sospeso. Mentre dall’altra parte del prato dove vivevano gli abitanti dei cespugli, passavano gli anni, loro trascorrevano giorni senza notti e notti senza giorni. Era sempre come se fossero appena partiti e non fosse passata più di un’ora. Non si rendevano conto del tempo che passava perché il tempo non aveva ore. 
-Mami mami non avevano l'orologio?-
Eh no pisittino. Il tempo non aveva le ore.
-Neanche io ce l'ho mami mami!-
Cammina cammina si trovarono di fronte alla grande palma o forse la grande palma comparve davanti al loro cammino. Come il tempo, neanche le distanze esistevano. Voltandosi di spalle vedevano il confine al di là del grande prato come se fosse a pochi centimetri da loro, pur avendo camminato per tanti chilometri, o almeno così era la loro sensazione. E senza che il tempo passasse, senza che le distanze li definissero si sentivano beatamente leggeri e felici. Il fratello minore assaggiò una foglia e sentì il sapore dolce e intenso del nettare verde che scivolava nel palato. Subito si sentì forte e pieno di energie. Così fecero anche gli altri. Stettero lì per chissà quanto tempo in beatitudine, dimenticandosi lo scopo del viaggio.
-Zzzz zzzz-
Oscar? Ti sei addormentato, vero?...Mmm buonanotte!
-Notte mami mami!-

domenica 7 settembre 2014

Il compleanno di Mami

Driiin. Driiin.
Tommy rispondi tu per favore!
- Ie cetto matri! Prondoo?-
-Bonjour Thomas!-
-Ah la mia cuggina pariggina! Ciao Vitamina, come stai?-
- Bien..mais je m'appelle Vitamine..-
-Ie io cosa dissi?-
- Oh bon.. e tu come stai?-
-Andiamo avanti cuggina! Matri iè addolorata pe la peddita delle ec-sc-trapisitte e noi cecchiamo di confottalla come possiamo. Io ci faccio discossi pe consolalla, ma idda sempre triscte fu. Anche Oscario ci fece tante plinplin della felicità, ma idda ancora più triscte fu-
-Oh mi dispiace tantò! Avete provato con il ronfo therapy?-
-Iescter glielo fece. Un poco le fece bene. Ti passo matri. Un abbraccio cuggina!-
-A prestò! Ciao zia, auguri!-
Ciao piccola Vitamine, grazie! Come stai?
- Frr frr frr frr-
Vit?
- Frrr frrr frrr (faccio bene mami? Ronfo therapy alla zia!)-


























- Dai a me il telefono!!!-




Dafne?
-Sì zia sono io....ma dove sei? Sei là??-
Ehm dove?
- Sniff sniff...esci da lì? Vieni a giocare con me?-

















-Spostati cretina! Dammi il telefono!!-

Doris??
-Mmh...1...2.... e 3!-


CRASCH SBATABAM! (zampata al telefono di mami Vale)


Tu tu tu tu tu tu...
Pronto? Pronto? Oh è caduta la linea!

venerdì 5 settembre 2014

Oscar e la storia della lumaca (3)

-Mami mami hai visto che sono stato bravo con zia Franci?-
Sì pisittino...
-Mi sono fatto coccolare e ho dormito vicino alla sua borsa senza farle plinplin-
Eh sí, è dopo che se n'è andata che ti sei sbizzarrito!
-No mami mami, non ho fatto tante plinplin. Ne ho fatto solo una... della nostalgia!-
Sì, certo, una sola ma dalla vasca da bagno su cui sei salito il getto è arrivato sulla carta igienica, sul mobiletto, sulle piastrelle, per terra e intorno alla vasca!
-Che ridere mami!-
Mmh sapessi!
-Mami mami?-
Sì..
-Riprendi la storia della lumaca? Eravamo rimasti alla zitella cocciniglia che si sgonfiava-
Va bene pisittino. Eh giá, dopo che la zitella si sgonfió i saggi dei cespugli decisero di mettere al voto la decisione della partenza. I rischi e i pericoli erano tanti ma l'opportunità di avere abbondanza di cibo e vivere per sempre in agiatezza non poteva essere trascurata. Così la maggior parte, convinta dai ragionamenti della zitella, decise per la partenza dei tre lumaconi. Alla lettura della votazione la lumachina scoppió a piangere. "Come faró senza i miei fratelli??" gridó la lumachina. "Chi mi accenderá il camino d'inverno? Chi mi insegnerá a scivolare sulla terra? Chi mi canterà le canzoncine dopo cena?"
-Povera lumachina mami mami-
Eh giá pisittino. Lei sarebbe rimasta sola. Era proprio disperata.
-Mami mami allora i fratelli non partono piú?-
Invece sì. Ormai avevano deciso e, ottenuto il parere favorevole dei saggi, non restava loro che preparare le valigie. Il giorno della partenza la povera lumachina restó dentro il guscio finchè il piú piccolo dei fratelli si avvicinò e le diede uno scrigno. "Sorellina non temere, torneremo presto. Prendi questo scrigno e solo se non torneremo aprilo, ti svelerá la verità e ti sará di conforto!". Si abbracciarono forte e di salutarono. Il fratello di mezzo si avvicinó e le diede un fagotto: "sorellina cara, questo è per te. Custodiscilo sino alla prima notte di luna piena e quando lo aprirai ricorda di non provare odio nè rabbia, ma solo sentimenti di amore e affetto. Solo cosí i tuoi occhi saranno in grado di vedere l'invisibile". Si abbracciarono e si avvicinó il fratello maggiore: "Piccola sorellina, partiamo per il bene di tutti. Ora non capisci e pensi ti stiamo abbandonando, ma quando ormai saremo lontani nei giorni piú tristi e dolorosi se riuscirai a scacciare i brutti pensieri noi saremo là a scaldarti la casa, ti canteremo le canzoni più belle e ti accompagneremo sui terreni piú ruvidi". Si abbracciarono e...
-Iih mami mami e lui non le regala niente?-
Le ha regalato la cosa piú preziosa pisittino.
-Cosa mami mami?-
La fiducia. Vedrai...
-Sì mami mami-
Così partirono. Ci fu uno strano silenzio quella sera. Perfino le zitelle cocciniglie smisero per qualche ora di chiacchierare di matrimoni e di ricerca di mariti. Tutti tacevano e guardavano scomparire le tre sagome oltre il confine col grande prato. La piccola lumachina tornó nel suo cespuglio accompagnata dal capo dei lumaconi e dalla signora Larafalla, una splendida falena blu. Quella notte vegliarono su di lei perchè il suo sonno era davvero agitato.
-Povera lumachina mami mami-
Eh sì...
-Cosa c'è nello scrigno mami mami?-
Eeh pisittino, hai sentito cos'ha detto il lumacone? Lo dovrá aprire solo se non ritornano.
-Neanche noi possiamo dare una sbirciatina??-
No pisittino...
-Va bene mami mami-
Ora dormiamo pisittino. Continueremo domani.
-Va bene mami mami...Mami?-
Sì pisittini?
-Tu non parti per il grande prato vero mami mami?-
Ma no pisittino!
-Va bene mami. Notte mami mami-
Notte pisittino.

mercoledì 3 settembre 2014

Oscar e la storia della lumaca (2)

-Mami mami continui a raccontarmi la storia della lumaca?-
Certo pisittino. Dove eravamo rimasti?
-Alla palma miracolosa...-
Mmh ma allora eri sveglio?
-Che ridere mami-
Mmmh...va bene. Allora riprendiamo. Quindi i tre lumaconi decisero di partire alla volta della grande palma e lo comunicarono alla sorella lumachina la quale disperata convocó il gran consiglio dei lumaconi, che si chiamava cosí perchè fu inventato dal capo dei lumaconi ma al quale partecipavano tutti gli abitanti dei cespugli accreditati. Ci fu un gran discutere quella sera tra gli abitanti della margherita e quelli della lavanda. I lumaconi piú anziani cercavano di farli desistere. In tanti avevano iniziato il viaggio pieni di entusiasmo e illusioni e non avevano fatto piú ritorno. Qualcuno dice di aver incontrato lombrichi del prato terrorizzati in fuga per aver visto vermi mostruosi nascosti tra i fili d'erba pronti a divorare i viaggiatori incoscienti. Vermi giganti color viola con la lingua triforcuta e una lunga coda strisciante. Denti blu aguzzi e sporgenti e occhi verdi fluorescenti. La maggior parte di quei lombrichi era uscita di senno dallo spavento e furono rinchiusi nel compostiericomio per sempre!
-Mami mami fa paura...mi nascondo qui-
Sì pisittino...
-Non mi vede nessuno qui mami mami?-
No pisittino.
-Va bene mami mami...io ti vedo mami. Tu mi vedi?-
No pisittino sei proprio ben nascosto!
-Così non mi trovano i vermi cattivi! Continua mami mami-
La discussione andava avanti per ore e si faceva sempre piú animata tanto da suscitare la curiosità dei timidissimi abitanti del geranio. Al loro sbucar fuori ci fu un silenzio improvviso. Gli occhi puntati sulle signorine cocciniglie, vestite in abito nuziale con veli appiccicosi sempre pronte per sposarsi ma...ahimè senza mai trovare marito. Le timide zitelle si avvicinarono al gran consiglio in ordinata fila indiana salutando cordialmente ora a destra ora a sinistra. Composte e appiccicose si sedettero davanti al piú anziano dei lumaconi e timidamente la piú giovane prese la parola.
"Oh illustrissimo Lumacon dei Lumaconi, anziano e saggio capo del Gran Consiglio, io e le mie sorelle zitelle vorremmo messamente esprimere parere favorevole a che i tre lumaconi partissero alla volta della palma miracolosa" e senza riprender fiato "giacchè se riuscissero nell'impresa porterebbero foglie per nutrirci a sazietá e nessuno di noi patirá piú la fame" e ancora senza prender fiato " ma ancor piú utile sarebbe se portassero semi della palma miracolosa così da farne crescere alcuni esemplari tra i nostri cespugli". E nel tirar fuori tutte quelle parole si sgonfió di tutta l'aria che aveva in corpo rimpicciolendo al punto da lasciare di sè solo il velo appiccicoso...
Ci fu un lunghissimo momento di dilenzio e poi si sollevó un gran vociare degli abitanti dei tre cespugli.
Pisittino? Pisittino?? Dormi vero?
Notte pisittino...
-Notte mami mami-

martedì 2 settembre 2014

Oscar e la favola della buonanotte (1)

-Mami mami hai visto quante plinplintherapy ti ho fatto mami mami?-
Sì pisittino...
-Sono per farti stare meglio mami. Sei così triste...ora stai meglio mami?-
Sì pisittino...
-Ti faccio un'altra plinplin della felicità mami mami?-
No no grazie pisittino sono sufficienti le tre pozze di oggi!!
-Va bene mami mami. Mami me la racconti una storia?-
Oh pisittino, ehm...non saprei...sono giú di corda sai...
-Faccio plinplin della felicità mami mami!-
Noooo! No no ehm a ben pensarci mi son ricordata di una storia..
-Che bello mami mami! È una storia vera?-
No pisittino...
-Che bello mami mami! Dai la mano mami mami?-




















Sì pisittino...dunque...iniziamo. É la storia della lumaca e dei suoi fratelli.
-Sì mami-
La lumaca viveva coi suoi tre fratelli dentro una gigantesca margherita. Era un cespuglio bellissimo, fresco e profumato. Bé non vi abitavano solo loro in veritá. Nella cima di sud ovest viveva anche la sig.ra Slink, una splendida cavalletta verde dagli occhi rossi.
-Mi fanno paura le cavallette mami mami-
Eh sì lo so! Bè dicevamo che a parte qualche bruco, la sig.ra Slink e qualche farfalla di passaggio, la lumaca e i suoi fratelli erano i principali abitanti della margherita. Un giorno accadde che i tre fratelli decisero di cercare fortuna altrove. Correva voce che al di lá del grande prato ci fosse una gigantesca palma dalla linfa magic. Il succo di una foglia era talmente dolce e nutriente che poteva sfamare per mesi o anni, ma la cosa sorprendente era che se ci si nutriva della palma per tre notti di seguito, la prima al chiaro di luna si guadagnava l'immortalitá.
Fu così che i tre lumaconi decisero di partire...pisittino? Dormi??
- Sì mami mami-
Ma allora sei sveglio?
- No mami, dormo mami mami-
Notte pisittino
- Notte mami-

La mia Ester-therapy

Pesterina hai notato com'è silenzioso il giardino?
-Ah ah-
Eeehh che tristezza pisittina mia!
-Frrr frrr frrr-
Ogni tanto si vede Zefiro giocare con qualche pupazzetto...lui ora anima il giardino.
-Frrr frrr-
Prima erano Pollon e Venere a correre da una parte all'altra... Quante ne combinavano!
-Ah ah-
E poi arrivava Mielina e scoppiavano le liti con Codino...ma era bellissimo vedere l'incontro con Eco e Venere...che dolcezza.
-Frr frr-
Poi di corsa arrivava Iside che mi faceva inciampare camminandomi fra le gambe...eehh!
-Mami??-
Dimmi Esterina...
-Me lo compri un boa di struzzo??-
Meno male che ci sei tu Pesterina!
-Frrr frrr-

Il giardino in silenzio...pensieri che si rincorrono -Parentesi di tristezza-

Mi rendo conto solo adesso di quanto fossi affezionata a Mielina. Sì, è vero, era indipendente. Veniva a mangiare, stava qualche oretta ma se ne andava per poi tornare quando aveva di nuovo fame.  Eppure mi si strusciava per farsi accarezzare e potevo farlo solo se era distratta, altrimenti partivano zampate. So che si difendeva per timore di chissà che e non perchè fosse cattiva, anzi! Era dolcissima. Forse era ipovedente dall'occhio che un anno fa avevo curato e quindi non era in grado di capire il gesto delle mie mani...
Per sfuggire agli inseguimenti di Codino si rintanava sotto il mobile della bombola e per riposare si metteva sopra il muretto di confine ad angolo tra il giardino di mia zia e quello del mio vicino, oppure sulla sua pensilina. Mi manca il miagolio insistente che annunciava il suo arrivo. Quante volte la dovevo incoraggiare per scendere dal muretto perchè temeva Codino. E poi scendeva e andava verso Eco che era già lì pronta ad accoglierla. Si strusciavano e incrociavano le code tutto il tempo. A loro spesso si univa Venere, sua sorella o forse addirittura figlia.
Mi sembra talmente assurdo ciò che è accaduto che in questi giorni ho avuto mille paranoie. Ho prima pensato che magari avevo sotterrato un altro gatto confondendolo con Mielina e quindi mi aspettavo che comparisse da un momento all'altro. Ma i giorni passano e no...non mi sono sbagliata. So bene che era lei. L'ho riconosciuta subito. Poi mi è venuta la paranoia che magari era svenuta ma ancora viva e io avrei dovuto portarla dal veterinario per salvarla. Lo so che è un'idiozia. Le pupille erano dilatate e fisse, non respirava e non ha avuto alcuno scatto muscolare...e poi altri piccoli dettagli che tengo per me e spero di dimenticare presto.
Non accetto che sia morta, non lo capisco e da qui tutte le paranoie che mi sono venute.
Mi disturba il silenzio del giardino e vivo con terrore la conta della mattina e del mio rientro dal lavoro. Calipso puntualmente ogni sera versa le 19.30 esce dal mio cancello, attraversa la via per andare nel campo davanti. Passano ormai poche macchine, ma spesso abbastanza veloci. La guardo col cuore in gola e finchè non si infila tra le maglie della rete del campo non sono tranquilla. No, veramente mi tranquillizzo solo quando dopo circa mezzora ritorna dal cancello. Ieri le è andata dietro Venere che per fortuna al mio terzo richiamo è tornata indietro.
Come se non bastasse, nella casa di dietro ci sono ancora i vicini, accidenti! Il giorno dopo ferragosto erano soliti sbaraccare tutto, invece quest'estate ci sono ancora. La loro presenza mi mette inquietudine. Stamattina, alle 6.30, Eco stava raspando per fare pupù nel loro giardino. Se se ne accorgono temo le conseguenze.

Ieri mi sono fatta coraggio e ho scattato delle foto per rimetterli in adozione. Sembra assurdo ma mi pesa da morire fare questa cosa. E' pesante avere a che fare con le persone e selezionarle in base a criteri che garantiscano la sicurezza degli extrapisitti. E' pesante affidarli a perfetti sconosciuti. E' pesante separarmi da loro, per quanto lo faccia unicamente per il loro bene. L'ideale sarebbe che tra le persone che conosco bene e a cui sono legata (e di cui mi fido) qualcuno decida di adottarli.

Non so più a chi dare le colpe...ai vicini che portano male, a qualche maledizione, alla sfiga, al destino. Non lo so. Mi sembra che non sia normale quello che è capitato... Non ne trovo il senso.
E poi mi chiedo dove siano...e se siano ancora. E se Carla c'è da qualche parte, mi chiedo se le stia coccolando lei lassù. Se esiste una dimensione ultraterrena io spero con tutto il cuore di trovarmi tra i miei animali, tra tanti animali e poterli coccolare senza temere i pericoli di questa vita terrena. Altrimenti nulla ha senso!