venerdì 7 febbraio 2020

Oscar e la fiaba della principessa dai capelli d'argento (1)


-Mami mami stiamo appiccicati?-

Come sempre pisitello.
-Mami mami mi racconti una storia?-
Va bene, pisittino, è da molto che non ne racconto. Vediamo un pochino...
-Sì mami mami, io mi metto comodo vicino a te mami-
Dunque iniziamo. C'era una volta in un paese lontano lontano, oltre le colline dei fiori di cristallo, una giovane principessa dai capelli d'argento e gli occhi rubino che viveva in un castello insieme ai suoi tre fratelli e alla nonna anziana. Erano rimasti orfani della loro madre fin dalla tenera età e il loro papà, re delle terre degli otto vulcani viaggiava da una terra all'altra per amministrare al meglio il suo regno. Faceva ritorno ogni sette anni portando doni ai suoi quattro figli e alla sua anziana madre. Per un anno intero governava la terra del vulcano azzurro per poi spostarsi un anno dopo l'altro nelle contigue sette terre.
-Come si chiamavano le altre terre mami mami?-
In verità il nome di quattro terre derivava dal minerale del quale principalmente era composto il vulcano: azzurro per il vulcano di topazio, verde per quello di smeraldo, viola per l'ametista e giallo per l'ambra. Le altre quattro terre invece erano la terra delle ombre, la terra dei sogni, la terra delle anime con la coda e la terra delle voci canterine.
Cadeva proprio la chiusura del settimo anno e il regno del vulcano azzurro si preparava per festeggiare il rientro del Re. La principessa avrebbe compiuto a breve 16 anni, un'età importante per una principessa perché davanti al sommo sacerdote delle otto terre avrebbe potuto esprimere tre desideri che si sarebbero avverati entro tre lune piene. La principessa era molto impaziente di esprimere i suoi tre desideri ma altrettanto impaziente di riabbracciare l'amato padre.
Anche i tre fratelli più grandi desideravano riabbracciare il padre ma ancor più desideravano parlare con lui di una serie di fatti inquietanti che si erano verificati negli ultimi tempi in tutto il regno azzurro e dei quali avevano tenuto all'oscuro la giovane sorella per non turbarne l'ingenua spensieratezza.
La nonna poi iniziava a manifestare i segni della sua età avanzata e la sua salute si faceva sempre più cagionevole. Da settimane non usciva più dalla stanza e non voleva vedere che le ancelle che durante la notte andavano e venivano dalla sua stanza portando unguenti, oli e intrugli che nascondevano accuratamente sotto le vesti.
-Mami mami ma cosa stava succedendo di brutto nel regno azzurro?-
Oh pisittino dei fatti terribili...ma te li racconto domani. Adesso è tardi ed è ora di dormire.
-Sì mami mami, mi è venuta paura. Sto appiccicato a te tutta la notte mami?-
Come sempre pisittino.
-Sì mami mami, buonanotte mami-
Notte pisitello.

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