sabato 28 maggio 2022

Addio Eco (7 Maggio 2022)

 
 
Vi immagino così, di nuovo insieme con le code attorcigliate.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eco e Mielina adesso riposano insieme. L'ho messa affianco a lei perché sono certa che avrebbe voluto così.





Oggi ho dovuto fare la cosa più brutta che si debba fare per non allungare l'agonia di un gatto. Non ho scritto niente in questi giorni sulla salute di Eco perché scrivere amplifica tutto e non me la sentivo, ma Eco ha avuto un crollo improvviso dopo un lento e graduale declino durato mesi.





Sarà davvero vuota la cantina ed è uno strazio sentire Venere che cerca la mamma. Eco, come Codino, era la gatta più dolce del mondo, affettuosa e docile. Mi mancherà tantissimo.

 

 

 

Nove anni. Dal 2013 l'ho avuta con me in giardino e poi in casa. Si era portata dietro Mielina di circa 7 mesi e Venere di 2 mesetti, più 4 mici della stessa età di Venere, tigratini, non suoi ma che dalla scomparsa della loro mamma aveva adottato. Si era trasferita da me e tra una pappina e l'altra a Codino aveva deciso di stare da me stabilmente con tutta la figliolanza a seguito. Mielina andava e veniva, si salutavano con affetto e dopo aver mangiato se ne andava seguita sino al cancello da Eco che poi tornava indietro. Venere è sempre stata schiva, "selvatica", ha sempre vissuto all'ombra della mamma. Riuscivo ad accarezzarla solo quando si strusciava su Eco ma appena si accorgeva della mia mano scappava via. E tutt'ora è così.









Quando è sparita Iside, e poi Pollon è morta le ho sistemate in cantina. Potevano dormire là Eco e Venere. Quando è morto Codino di fiv, e poi Mielina investita e Zefiro chissà come ho messo in sicurezza il giardino e mentre Calipso (l'unica superstite dei tigratini) dopo un incidente era rimasta in convalescenza in mansarda da cui non è più uscita (per sua scelta), Eco e Venere continuavano la loro vita tra la cantina e il giardino.

 


 Tutte le volte che tornavo a casa, la trovavo dietro il cancello de Le Jardin ad aspettarmi col suo solito miagolio con la erre moscia. Entravo in casa e lei correva in cantina ad aspettare la sua pappa, speciale perché era intollerante. Ho provato a farle entrare in salone con gli altri miei gatti ma Eco detestava Ester tanto da affettarle un orecchio e dato che spazzolava cibo degli altri a cui era intollerante ho deciso di tenerle separate. Nell'ultimo anno scarso ha iniziato a dimagrire nonostante mangiasse tantissimo ma la sua intolleranza non le consentiva di mangiare cibo renal. Poi un mesetto o due fa ha iniziato davvero a rinsecchirsi, il pelo arruffato e sporco. Non era nelle condizioni di poter fare un prelievo e ho dovuto aspettare che si rimetesse su...ma ha continuato a peggiorare e quando ho visto che camminava con le zampe piegate l'ho portata subito e il prelievo è stato fatto ma l'esito ormai arriverà troppo tardi. Nel mentre mangiava, tantissimo come sempre, saltava e faceva le fuse a tutto spiano tra una coccola e l'altra. Poi avantieri ha smesso di saltare sul tavolo, non si reggeva sulle gambe. Nonostante le flebo, ieri notte ha smesso di nutrirsi e oggi era in stato comatoso. Penso che sarebbe andata via prima di domani ma ho deciso di farla addormentare. Vi giuro che è la cosa più dolorosa che si possa fare. Ovviamente è stata una scelta ragionata seguendo il parere del veterinario, ma io continuo a chiedermi se ho fatto la cosa giusta. Codino l'avevo volutamente lasciato morire nella sua cuccia perché soffriva ogni volta che lo toccavo. Anzi, l'idea era far venire il vet a casa ma se n'è andato prima. Ha aspettato che tornassi a casa ed è spirato fra le mie braccia. Mi son sentita in colpa lo stesso, come mi sento in colpa per Eco. So che ho dato alle tre extrapisitte superstiti una vita che altrimenti sarebbe stata molto più breve, come infatti lo è stata quella degli altri 5 morti per strada. Eppure ho paura di non aver fatto abbastanza. Ma si sa che la colpa fa sempre compagnia al lutto.

E adesso mi devo occupare di Venere...e chissà che non cambi carattere e diventi più socievole senza la sua mamma dietro la quale si nascondeva.

Adesso ho sentito che è entrata in cantina e vado da lei anche se mi fa male quella cantina vuota, e lo sguardo di Venere triste.

Mi scuso con chi si è sorbito il monologo...ma se non parlo "con qualcuno" oggi implodo.

 

Nessun commento:

Posta un commento