martedì 28 marzo 2017

I merolini

Sul tetto i figli di Merolo (il merlo bolognese) si inseguono facendo finta di scappare l'uno dall'altra. Merolina si allontana e Merolino la raggiunge. Lei si avvicina e lui scappa. E così vanno avanti per ore.
-Non zirarti! Tz'è la sgnèra Mami che tzi guarda!-
Ciao merolini!!
-Oh no! Ci ha visti! Adesso ci tira una pezza!-
Siete tornati! Che bello rivedervi! A che gioco giocate uccellini?
-Vecchia babbiona non ti ha insegnato nulla tua mamma?-
Oh..ah sì giochi a guardia e ladri con tua sorellina?
-Sgnèra Mami, ma qual surcla! Quela lì è una gran penna. Val la pena andèr e vgnir per ciapèr la mia morosa!-
-Corri corri che sei grâs comm un tuchèn-
Oh vai vai Merolino, ti sta chiamando.
Hai sentito Tommasino? I figli di Merolo si sono fidanzati! E si amano tanto sai?
-Ie cetto matri, ce lo dissero a vossia?-
Sì sì certo. Lei gli ha pure detto che è bello come un tucano!
-Minchia matri! Non capiscte una min...-
Tommaso!
-A fimmina ci disse ca iddu grasso cùomu un tacchino fu!-
Oh...ma dev'essere un complimento nel loro linguaggio pennuttese.
-Ie cetto matri! Pennutto ci tenescte u cirivìeddu vossia!!-

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