mercoledì 4 marzo 2015

Bea e Sciro

Erano le 8 di domenica mattina e volevo andare a votare presto per poi fare la spesa e tornare a casa al caldo. Il collo completamente fasciato e riscaldato da termocare mi lasciava un pelino di tregua.
Arrivata in giardino sento rumore di zampate nel cancello del vicino e chiasso generico. Esco e chi vedo?! Ma naturalmente Bea e Sciro fuori dal cancello del vicino che sbattono le zampe per aprirlo. Non vedo l'auto del vicino. Ma che palle!! Lo chiamo al telefono, risponde al terzo tentativo e mi dice che si trova molto lontano e impiegherà almeno mezzora per arrivare. Corro a prendere cibo per attirarli ma quei due sono già in fondo alla via verso Sighientu. "Beeeaaaaa!!! Sciirrooooo!". Continuano la loro corsa insensibili ai richiami. Li seguo ma li perdo di vista. Corro a prendere la macchina e vado in fondo alla via dove li trovo oltre l'hotel. Una signora con un cane grosso pensa siano i miei e mi dice gentilmente che ha tenuto fermo il suo perchè voleva attaccare Sciro. Cerco di farli salire in macchina. Nulla. Ritornano verso casa. Io non posso andare in contromano e faccio il giro da Costa degli Angeli per tornare verso casa. Nel frattempo passo davanti alla casa dove Marta ha visto un tigratino che potrebbe essere Zefiro ma non c'è nessuno. Arrivo a casa, fermo la macchina. Quelle due bestie sono di fronte al cancello. Scendo e li chiamo subito. Riesco a farli salire in auto chiudendo velocemente lo sportello ma porca miseria ho il finestrino lato guida aperto e le chiavi in mano. Non posso abbassarlo se non entrando in auto ma se apro lo sportello rischio di farli uscire. Lotto contro 40 kg di Sciro che vuole lanciarsi dal finestrino ma vince lui, si lancia fuori e a quel punto ho la stupida idea di far uscire anche Bea che nel frattempo mi ha devastato i sedili. Riprendono a correre verso l'hotel...Miiii! Richiamo il c******e di vicino; è a mezzora da casa. "Ok muoviti! Non so per quanto riesco a tenerli qui". Ritornano e faccio odorare a Sciro il cibo, ma è più interessato a saltarmi addossso, leccarmi e farsi coccolare. Mi arrivano zampate ovunque, slinguazzate alla rinfusa e il mio collo piange dal dolore. Mi inginocchio e lui mi sovrasta. Lo afferro e provo a farlo entrare dal buco della rete dal quale sono usciti ma oppone resistenza. Mi molla e segue quella gallina di Bea che va verso la strada. Oh mio dio! "Venite quiiii!". Passano le auto che pare scambino la via per una pista di decollo e quei due scimuniti le seguono rischiando di finirci sotto. Bea viene di nuovo da me e si siede per farsi coccolare poggiando la testa sulle ginocchia. Sciro non si allontana. Lì capisco che Bea guida e quell'allollonato la segue. Avrei dovuto tenere bea dentro l'auto.Comunque, Bea mi molla e riprende la corsa pazza verso il fiume, una strada chiusa. Sono estenuata!
Sono ormai quasi le 9 e finalmente arriva quell'idiota di vicino che mi ritrovo, proprio mentre Bea e Sciro sono di fronte al cancello per la decima volta di quello snervante andirivieni (e meno male che non si allontanavano più di tanto). Mi guardo i pantaloni: uno scempio tra fango, sangue (Scirone si è ferito aprendo la rete) e poltiglia non ben definita. Idem il cappotto.
Il mio collo dolorante, ormai contratto sino all'ultimo muscolo. Il vicino mi ringrazia ma io vorrei prenderlo a colpi!

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