domenica 29 giugno 2025

Addio mio amatissimo Oscar

 Ore 4 del 29 giugno 2025. Oscar è andato via molto serenamente. Gli sono stata accanto sino all'ultimo respiro come lui lo è stato con me in questi 18 anni di amore puro.

Inutile dire quanto mi mancherà ma sono grata che abbia fatto una bella vita tutto sommato sempre in salute. Ora è dalla sua (mia) adorata Milù e sono certa che il primo ad essergli andato incontro è Monsieur pronto a leccarlo e dargli il benvenuto nel paradiso dove un giorno ci ritroveremo. Grazie mio adorato Dengopiscio, il mio dolcissimo amore.

(la foto è di qualche giorno fa, ma aveva questa espressione rilassata quando se n'è andato).

PROLOGO:

Giovedì 26 Giugno al rientro dal lavoro l'ho trovato riverso in un angolo del salone, cosa totalmente inusuale. Era disorientato, schivo. Gli ho fatto la solita flebo idratante dopo aver sentito il veterinatio. Poi in serata ha avuto una specie di crisi epilettica leggera e allora l'ho portato subito dal veterinario. Ha fatto le analisi ma sembrava sempre più un quadro neurogoloco o cardiovascolare. L'indomani mattina ha avuto un'altra di queste crisi e l'ho portato in clinica neutologica dove me l'hanno ricoverato in DH sino al tardo pomeriggio. L'ho riportato a casa ed era sempre disorientato (girava in tondo, si bloccava incastrandosi negli angoli delle pareti, non riusciva a centrare le ciotolo di acqua e cibo, seppure mangiasse con appetito imboccato). Ho iniziato la cura per le crisi epilettiche, un barbiturico che chiaramente la sedato. 

Le cause possono essere di natura vascolare o un tumore. Pare che lui non stesse soffrendo, a detta della neurologa, ma vederlo girare in tondo, spingere la testa contro un muro e vagare compulsivamente senza meta è stato per me uno strazio. Tra l'altro erano comportamenti che avrebbero potuto mettere a rischio la sua incolumità, pertanto ho dovuto mettere barriere nella scala, destando un po' di scombussolamento anche in Thomas e Ester. La notte non ho chiuso occhio ma sulla stanchezza prevaleva il dolore. Ho aspettato con speranza che facesse effetto la terapia ma senza accanimento. Una parte di me avrebbe già voluto farlo addormentare, ma i veterinari mi hanno assicurato che non stesse soffredo e che la terapia avrebbe potuto portare dei miglioramenti. 

Venerdì alle 20 dopo il primo barbiturico ha dormito sino a mezzanotte per poi vagare per la casa girando in tondo e senza meta; gli ho fatto fare la pipì nella lettiera perchè non era in grado da solo; l'ho imboccato e rimesso nella cuccetta a terra (lui ha sempre dormito sul mio letto ma temevo potesse cadere). Ogni volta che si svegliava per rifare compulsivamente queste cose lo seguivo. L'indomani stessa cosa, ma con la seconda dose di barbiturico della mattina, verso mezzogiorno ha dormito, ha sempre e solo dormito. L'ho messo in una cuccia più fresca, sempre a terra. E gli ho messo un panno perchè non volevo dormisse in una cuccia sporca dei suoi stessi bisogni. L'ho vegliato tutta la notte, coricata in terra con lui, con il mio viso contro il suo, come quando dormivamo insieme. Di tanto in tanto mi sdraiavo sul letto e sonnecchiavo, ma la sensazione era sempre di essere vigile. E infatti mi sono subito accorta di uno strano singhiozzo/tosse che preludeva la sua fine. Gli sono stata vicina sino all'ultimo respiro. L'ho baciato e accarezzato. Gli ho tolto il panno e pulito con una salvietta, gli ho tolto la cannula e adagiato in quella cuccia con la sua copertina sopra che nel frattempo gli avevo messo durante la notte. Aveva il volto di sempre di quando dormiva. Aveva il suo buon profumo di gatto. Era perfetto.


In mattinata l'ho portato nel Giardino di Legna per tenerlo sino alla cremazione, che ho chiesto in forma privata ed express perchè non voglio più patire quello che ho patito per Milù. L'operatore l'ha preso dalla mia macchina e ci ha portato in una stanza accogliente dove l'ha adagiato su un tavolo e l'ha tolto dalla scatola e messo su una morbida cuccia per farmelo salutare e lui stesso l'ha accarezzato e ha fatto i complimenti per quanto fosse bello. Era perfetto il mio Oscar.


giovedì 12 giugno 2025

Bea ha la leishmaniosi

 Casa Mami è sempre più Geriatric Pets Home Care.

La piccola (si fa per dire) Bea ha iniziato ieri la cura per la Leishmaniosi. Ebbeni sì, da un controllo fatto per delle lesioni che aveva in bocca è risultata positiva. E quindi deve fare un ciclo di iniezioni e pastiglie. Speriamo che capisca presto che quando le sollevo la pelle per farle l'iniezione sottocute non sto iniziando una sessione di massaggio ayurvedico. Ieri come l'ho toccata e ho infilato l'ago si è catapultata a pancia in su per farsi coccolare e mi è volata la siringa... per due volte. Alla terza sono riuscita a iniettarle il farmaco rimasto. Diciamo che ieri era la prima volta, facciamo che da oggi si cerca di creare una routine dove Bea sta ferma il tempo giusto per iniettarle il farmaco in un'unica soluzione, così evito di acchiappare al volo la siringa con l'ago pronto a infilzarmi, di doverlo cambiare ogni volta e di doverla pungere ripetutamente. . Suggerimenti?? Per fortuna è docile e tutto sommato si fa fare qualsiasi cosa (sinora...). Si è fatta pure pungere dal veterinario per la sedazione senza batter ciglio.
Tranquillizzo i suoi affezionati che lei sta bene, è pigra come sempre e non l'è venuto meno l'appetito nonostanza la difficoltà a tenere in bocca il cibo per via di queste lesioni/escrescenze (il pavimento della veranda è gioiosamente unto). Vi saluta e chiede se qualcuno di voi "ha detto mica salsicce?!". Io sempre più povera

1 Giugno 2025. Buon dodicesimo compleanno a Bea e Shiro!




17 Maggio 2025

 Buon compleanno ai miei primogeniti. Tra un acciacco e l'altro sono riusciti a compiere 18 anni.

Ho chiesto al maresciallo pluridecorato se volesse fare un discorso ma mi ha detto di non "scassargli etc etc". E quando a Dengo ho iniziato a raccontargli una storia si è addormentato dopo "c'era una volta". Eh va beh... l'età geriatrica in alcuni gatti passa indenne, in altri si sente tutta. Sono grata di averli ancora con me

martedì 18 febbraio 2025

Sarà un caso, ma ultimamente vedo solo gatti neri, ovunque

 [Sarà un caso, ma ultimamente vedo solo gatti neri, ovunque]

-Mamminaaa guardami! Sto scalando una nuvola! Mamminaaa?? Nonno, perchè mami non mi vede? -

[Perchè noi siamo in un'altra dimensione]

- Per questo è così triste tutte le volte che pensa a me? Pensa che io non ci sia più! Ma io sono qui. Mamminaaaaa??-

[Ci sarebbe un modo per farti vedere...]

 "Toh guarda un gattino nero. Somiglia alla mia Milù. Oh guarda, un altro! E un altro là! Oh ma che carino quello! Ah ah ah, cammina sculettando come faceva la mia Milù!"

-Evviva nonno! Mammina sta ridendo!-




mercoledì 15 gennaio 2025

giovedì 9 gennaio 2025

La mancanza di Milù pesa

Ogni giorni di più mi manca Milù. Il tempo è come se si fosse fermato in un eterno presente che dal 29 Novembre includendo le feste di Natale arriva sino ad oggi. Il 23 Dicembre è stata cremata, esattamente il giorno in cui due anni prima mi veniva consegnata l'urna di Monsieur. L'ho potuta rivedere per l'ultima volta ed è stato un dolore che si è rinnovato più forte che mai. Un secondo addio, stavolta quello definitivo. Era dentro la scatola dove l'avevo adagiata, con la sua copertina. Rigida e fredda con briciole di ghiaccio sul suo nasino. L'ho sfiorata appena e data subito all'operatore perchè procedesse, perchè sapevo che se fosse rimasta lì con me un altro secondo soltanto, non mi sarei più voluta separare. Ma vedendola andare via mi sono sentita in colpa per non essere rimasta ancora con lei, come se me ne volessi liberare. Ma non era coì. Tutt'altro, sarei voluta entrare in quel forno con lei.

E poi il 4 Gennaio finalmente me la sono potuta riportare a casa, nella sua urna rosa. E' stato faticoso aspettare così a lungo per riaverla a casa. Mi sembrava di impazzire, che me l'avessero buttata via chissà dove, persa, data a qualcun altro. 

Adesso so che è lì, nella mensola affianco a Monsieur e quando mi manca accarezzo quella porcellana gelida, socchiudo gli occhi e sento le sue zampine calde sulle mie guance come quando si rannicchiava sotto le coperte e allungava le zampe sul mio viso.

Cerco di non darmi più colpe e di non darle nemmeno al veterinario che non me l'ha curata subito. Cerco di non pensare al terribile momento in cui è morta tra le mie braccia o un istane prima forse.

Mi rassereno un pochino quando mi sento grata di averla avuta nella mia vita e per tutto ciò che ha significato per me e che mi ha dato. Era la mia piccolina, quella che non riuscivo a sgridare, che sentivo di dover proteggere, anche più del dovuto forse.

La casa è luttuosa, grigia. Nemmeno le coccole di Oscar che ora si è di nuovo fatto spazio tra le mie braccia sotto le coperte la notte, non più scacciato da Milù, riescono a togliermi questo macigno che ho nel cuore.  E perfino le fusa di Ester sul mio petto, che prima mi rimettevano in pace col mondo, le vivo col  terrore di non sentirle mai più. Vorrei vivessero in eterno. 

Vivo la mia vita, svolgo le mie attività, ma casa mia, Capitan's Valley è grigia.